Il ministro Martino ospite a Salussola per commemorare il sacrificio di 20 uomini

Salussola 10 marzo 2002 – Il ministro Martino ospite a Salussola per commemorare il sacrificio di 20 uomini. E’ arrivato puntuale alle 9,30 scortato dagli uomini della sicurezza e dai carabinieri di Biella, ad attenderlo autorità comunali, provinciali e regionali e tanta gente comune che è arrivata fino a qui o per curiosità o per ricordare il sacrificio di quei 20 giovani partigiani. Nella piazza che si affaccia sul Palazzo Comunale, un picchetto d’onore formato da ragazzi di leva del 52° Reggimento Artiglieria della Caserma Scalise di Vercelli ha reso gli onori militari. La cerimonia si è spostata successivamente nella chiesa di Santa Maria Assunta, dove sul sagrato c’era il vescovo Mons. Gabriele Mana ad attendere il ministro. Dopo la Santa Messa, la cerimonia ha visto la deposizione di corone d’alloro alla lapide dei caduti della prima guerra mondiale che è posta sulla facciata del palazzo Comunale, di seguito il ministro, sempre accompagnato dal sindaco di Salussola, si è recato  nel sacrario, che fu la stanza ove quei 20 furono rinchiusi e torturati, dove i coscritti del 2002 hanno deposto un piccola corona floreale. Successivamente ministro e sindaco si sono spostati per recarsi al monumento, poco distante, che ricorda il luogo della fucilazione, dove carabinieri in alta uniforme hanno deposto una corona d’alloro. Saliti sul palco, dove hanno preso posto le autorità comunali, della provincia e della regione, il sindaco ha posto il saluto e un benvenuto al ministro che è voluto recarsi fin qui per ricordare l’evento. Il ministro ha ringraziato e nella sua orazione ufficiale ha ricordato il contesto in cui si è svolto l’eccidio, un momento della storia da non più auspicarsi. Al termine della cerimonia, il ministro si è recato nella sede municipale, dove nell’aula consiliare ha salutato amministratori e stampa presente, nella breve conferenza stampa ha menzionato della recente tragedia avvenuta lo scorso venerdì sul naufragio al largo di Lampedusa. L’omicidio di 20 partigiani è avvenuto a Salussola tra l’8 e il 9 marzo 1945 da parte di fascisti repubblichini, e ordinato dal comando tedesco. Dapprima furono rinchiusi in una stanza al piano terra del Palazzo Municipale ed in seguito torturati e fucilati. Uno di loro si salvò rotolandosi tra i rovi della ripa verso l’Elvo,il suo nome da partigiano era ” Pittore “; è tuttora vivente.

redazione di salussola

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