E’ già arrivato l’autunno per i boschi di quercia invasi dalla processionaria

Salussola 17 agosto 2011 – E’ già arrivato l’autunno per i boschi di quercia invasi dalla processionaria. Se si alza lo sguardo tra la vegetazione, che cresce lungo i pendii collinari che degradano verso Cerrione, si notano molte chiazze marroni incorniciate da altre ancora verdi. Visto da lontano, sembra che per quella vegetazione sia già arrivato l’autunno in anticipo, ma se ci si reca da vicino lo spettaccolo è desolante, con piante dalle foglie secche e sforacchiate e che man mano cadono, e tra i rami tanti bozzoli bianchi, quasi di seta, avvinghiati tra le foglie e i rametti, a sembrare tante palle di natale. Sono i boschi di roveri, roverelle e farnie infestati dalla processionaria. Il fenomeno non è circoscritto, ma è esteso a tutto il territorio comunale, dalle boscaglie collinari, fino a quelle delle pianure del Brianco, dal Gerbido al Giardino Grosso, e giù verso i boschetti limitari che attorniano Vigellio e lo stabilimento della Lancia. ” La processionaria è un pericoloso fitofago le cui larve sono attive defogliatrici; inoltre posseggono dei peli urticanti che possono scatenare gravi reazioni nell’uomo e negli animali, a contatto con la pelle o con le mucose. Gli adulti sono farfalle che presentano ali anteriori di colore grigiastro, con sfumature nocciola e con striature trasversali brunastre. Il corpo degli adulti, dal torace all’addome, è ricoperto da una fitta peluria di colore grigio-brunastro più intenso. Le larve sono tipicamente pelose, di colore grigiastro e con una tipica fascia nera segmentata sul dorso; di giorno, sono inattive e si riuniscono in grossi nidi sericei costruiti sulla scorza, alla base delle piante o lungo il tronco oppure all’impalcatura delle branche principali; questo nido, formato da foglie, da escrementi, da residui metabolici e da peli urticanti tenuti insieme dai fili sericei, racchiude moltissime larve. Durante la notte le larve escono dal nido e cominciano la loro attività trofica in modo gregario, muovendosi tipicamente in “processione” guidate dai fili di seta che vengono lasciati dalla prima larva; queste “processioni” sono facilmente visibili in primavera-inizio estate sui tronchi delle querce. Anche il ritorno al nido, all’albeggiare, segue la stessa modalità: in fila indiana seguendo la prima larva. II danno è provocato dagli stadi larvali che sono attivi defogliatori; infatti in caso di forti infestazioni essi possono spogliare completamente le piante ospiti, con gravi danni dovuti agli squilibri fisiologici conseguenti e con progressivi indebolimenti delle piante colpite. Inoltre la presenza di questi fitofagi in parchi e giardini, o comunque in luoghi frequentati dall’uomo, è particolarmente pericolosa per i nidi, spesso vicini a terra, che contengono i peli urticanti. La processionaria sverna allo stadio di uovo, deposto a gruppi, in placche più o meno regolari, sulla scorza dei giovani rami o delle branchette con corteccia non troppo rugosa. Queste uova sono cementate, tra loro e sulla scorza, da secreti delle ghiandole colleteriche della femmina; inoltre sono ricoperte di peli liberati durante l’ovideposizione. In primavera, dalla seconda metà di aprile a seconda dell’ambiente e dell’andamento stagionale, le uova iniziano a schiudere; le larve neonate si nutrono dei giovani germogli e delle foglie, costruendosi il nido sulle piante ospiti, come già descritto. Le larve maturano dalla fine di giugno; si incrisalidano alla base delle piante oppure nei nidi. Gli adulti sfarfallano tra fine luglio ed agosto; questi si accoppiano ed ovidepongono le uova svernanti. La processionaria compie una generazione all’anno “.

[ cir.cla./salussola ]

SalussolaNews informa i Salussolesi dall'anno 2000

SOSTIENI SalussolaNews anche nel 2024