Nel 70° della morte commemorato ieri a Torrazzo don Francesco Cabrio
Torrazzo 17 novembre 2014 – Nel 70° anniversario della morte commemorato ieri a Torrazzo don Francesco Cabrio. Dopo tanta pioggia il sereno, e la giornata è stata propizia per ricordare, ieri mattino, il 70° anniversario della morte del prevosto don Francesco Cabrio. Don Cabrio, parroco di Torrazzo, ma nativo di Salussola, fu ucciso nel pomeriggio del 15 novembre 1944 da colpi di mitraglia per mano del comandante della ” Littorio ” Del Corto, in quanto chiese di portare i conforti i religiosi ad alcuni compaesani arrestati. Dopo la Messa, celebrata nella chiesa parrocchiale da don Marco Rondi, la commemorazione si è spostata al cippo, eretto sul luogo della fucilazione, al bivio con la strada provinciale della Serra. La memoria dei fatti è stata riesumata dai sindaci di Torrazzo Menaldo e di Salussola Cabrio, con i brevi interventi del vice sindaco di Torrazzo, di una bambina rappresentante la scuola di Zubiena, e di due anziani signori che ancora ricordavano quella vicenda. L’anziana signora, alla quale il sindaco Menaldo ha posto il microfono, ha ricordato quei momenti, dove lei ragazzina informava il prevosto di non andare al bivio dove si sentiva sparare, ma il prevosto, non percorrendo la strada provinciale fino al bivio, come si è creduto fino ad ora, ma transitando da un altro sentiero ora scomparso, non l’ascoltò. L’altro anziano signore, lui microfonato dal parroco, ha ricordato il passaggio di don Cabrio dalla sua cascina, la richiesta informativa sulla giusta strada da percorrere e la fretta di andare. E c’era anche ” Tano ” il comandante Gastone Marchesi a portare il ricordo di quei giorni. La cerimonia si è conclusa con le parole di don Rondi sulla figura di don Cabrio, poi la benedizione, più per gli uomini che per don Cabrio, perché lui da martire è già in paradiso. Salussola era presente con i familiari del defunto don Cabrio e una delegazione di rappresentanti dell’Associazione Combattenti e Reduci, degli Alpini, della Pro Loco e del Museo dell’Oro e della Pietra.
l’inviato a Torrazzo
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