Discarica al Brianco: Il sindaco Cabrio ha detto NO, ma la politica locale fermi il progetto

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Salussola 16 luglio 2017 – Il sindaco Cabrio ha detto NO, ma la politica locale fermi il progetto. C’è voluto un po di tempo, ma alla fine il sindaco di Salussola, Carlo Cabrio, avendo letto la relazione negativa del geologo incaricato,
o forse consigliato dalla parte politica a cui egli appartiene, ha detto no alla discarica di cemento amianto, che la società Acqua e Sole vorrebbe costruire in regione Brianco. E’ stato un no che in molti si aspettavano, anche se per i più è stato un no politico, che dovrà essere accompagnato da un no tecnico, se vorrà che sia preso in considerazione dalla commissione provinciale composta di soli tecnici, e la sola preposta a siglare o negare il progetto. Per ritornare alle origini dei fatti; la società Acqua e Sole, erede della vecchia Ecodeco, che possiede dei terreni in regione Brianco, presentò un progetto per cavare il terreno e depositarvi dei materiali inerti composti di cemento amianto. L’ente preposto a dare il benestare è la provincia su cui cade giuridicamente il sito, nel nostro caso la Provincia di Biella. Pur tuttavia, ancora prima di presentare il progetto, nel sito successivamente identificato come tale, ci furono dei lavori di livellamento dei terreni e la piantumazione di alberi di alto fusto. Il fatto fa pensare che la Acqua e Sole fosse certa di ottenere l’autorizzazione, nonostante la Regione Piemonte non avesse previsto nessuna discarica in quel luogo, ed in procinto di deliberare una nuova regolamentazione. Qual è la società che investe dei soldi in un progetto senza esserne certa dei risultati ?. In paese, da tempo si parlava della discarica, qualcuno intravide o vide il progetto in anteprima, altri addirittura ipotizzarono benefici occupazionali, altri economici come la risoluzione dei problemi finanziari del Comune di Salussola. Il progetto approdò negli uffici provinciali competenti, e da questi pubblicato all’albo pretorio digitale, di conseguenza alla stampa locale e alla pubblica opinione. Divenne così spontaneo, attraverso i social, il dubbio e la contrarietà della pubblica opinione per un’opera, che nel contesto avrebbe stravolto la vocazione agreste Salussolese. I cittadini si chiesero il perché del mutismo informativo dell’Amministrazione Comunale, e come mai il sindaco non prendesse posizioni contrarie, dando adito di esserne favorevole. Dai social, nacque un comitato spontaneo di cittadini, che si formalizzò attraverso un’ assemblea, in un locale della Parrocchia di Vigellio, che informò la popolazione delle e sulle conseguenze del progetto che verrebbe a realizzarsi al Brianco. Il salone era capiente di persone, ma il sindaco e la sua amministrazione non c’erano, che più tardi dissero di non essere stati invitati. Un po’ spronato dai fatti e un po’ dalle avverse opinioni, da lì a qualche giorno, il sindaco indisse una riunione presso il Salone Polivalente Comunale, alla quale erano presenti l’a.d. di Acqua e Sole e uno stuolo di tecnici ed esperti, tutti per presentare il progetto. La platea, tra la quale c’erano alcuni sindaci del circondario, rappresentanti di partito, movimenti politici ed ambientali e singoli cittadini, fu compatta e contraria al progetto esposto, e un rappresentante del Cordar asserì che il suo Consiglio d’Amministrazione votò per un no alla discarica. Spronato dalle circostanze, il sindaco Cabrio, che era presente con quasi tutta la sua amministrazione, si disse neutrale, non contrario e non favorevole, in attesa di esprimersi definitivamente dopo degli esiti dei tecnici da lui incaricati. Si scrissero parole di fuoco sui social, perché con una cosa così importante per il futuro del paese, il Comune di Salussola continuava a non esprimersi e a non interpellare i suoi cittadini; ma per lui lo fece il sito internet del paese, che postò in rete un sondaggio virtuale al quale il 97% si dissero contrari. Il comitato formatosi, si disciplinò e si diede un nome che formalizzò con “ Salussola ambiente è futuro “. La commissione preposta alla V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale), fece la sua prima riunione presso gli uffici provinciali, il sindaco Cabrio fu chiamato come osservatore, senza potere di parola, ma furono pochi i cittadini Salussolesi, insieme al Movimento Valledora, a manifestare nei pressi dell’ingresso. Cosrab fece conoscere la propria contrarietà all’impianto in provincia di Biella, anzi fece propensione per un nuovo progetto atto a cristallizzare l’amianto. Il sindaco Cabrio si disse neutrale, anzi avrebbe dato il proprio parere solo dopo il responso dei tecnici, ma cosa pensavano i consiglieri comunali, quasi latitanti al problema e quotidianamente citati sui social. La richiesta fu quella di un Consiglio Comunale “ aperto “, ci fu una raccolta di firme e una petizione; il consiglio si farà il prossimo mercoledì 19 luglio, ma non sarà aperto e il pubblico non potrà parlare, la certezza è che all’ordine del giorno c’è il problema discarica. E’ la prima volta che se ne parla nei documenti amministrativi del Comune di Salussola. E così si arrivò alla riunione, indetta dal comitato “ Salussola ambiente è futuro “, di venerdì sera (14 luglio 2017). Il comitato chiese ed ottenne gratuitamente il salone Polivalente Comunale, invitò i cittadini, il sindaco e la sua amministrazione. Nel frattempo, anzi il giorno prima, il vicesindaco Pozzo fece sapere, attraverso i giornali e di questo il sindaco Cabrio ne pare amareggiato, di essere contrario al progetto e disse no alla discarica. Il suo sembrerebbe un no politico, considerato che appartiene a un partito che si è sempre detto contrario alla discarica. Saranno stati circa 200 i presenti in sala, tra cui 120 Salussolesi, parlò il comitato e parlarono i cittadini, mentre in sala si videro, per la prima volta, alcuni politici locali, segno di un interessamento politico del progetto, d’altronde sono i politici locali che devono spronare l’esecutivo regionale. C’era sindaco e vicesindaco, e quasi tutta la sua amministrazione comunale, sindaci del circondario e movimenti politici ed ambientali. Allo sprono di una cittadina, il sindaco Cabrio, prendendo la parola, ebbe così a dire la sua contrarietà al progetto di discarica al Brianco, e che lo ufficializzerà durante il prossimo Consiglio Comunale. Il sindaco avrà ricevuto una relazione tecnica negativa dal geologo incaricato ?. Mercoledì ci sarà il Consiglio Comunale, che di sicuro voterà compatto contro la discarica, e qualche motivazione, tra le molte che potranno citare, la troveranno; una delibera di Giunta o di Consiglio deve avere sempre una motivazione relativa a qualche cosa di concreto, ma questo non basterà a fermare i tecnici preposti. Per fermare e dire no a questo progetto non basta una petizione o una firma, ma serve l’interessamento della politica locale. I politici locali hanno il dovere di ascoltare il proprio elettorato, d’altronde chi li vota siamo noi e non l’Acqua e Sole. Per finire, una domanda viene spontanea a qualsiasi, ma se la Regione Piemonte non ha previsto la discarica in regione Brianco, come mai la Acqua e Sole ha speso soldi per un progetto che potrebbe essergli negato, o forse non ne era a conoscenza ?. Difficile pensarlo, visto lo stuolo di tecnici ed esperti che ha profilato la sera della presentazione.


blogger – claudio.circolari[at]salussola.net
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