E’ stato restaurato il dipinto votivo della Madonna di Prelle

Salussola 29 agosto 2018 – E’ stato restaurato il dipinto votivo della Madonna di Prelle. Era la Madonna del raccolto, invocata dagli abitanti della borgata di Prelle quando il tempo minacciava la tempesta. Le donne si radunavano sotto la sua effige, e la imploravano perché la tempesta non avesse ad infierire su quel poco di sostentamento che la terra dava loro. Ma un anno non fu così, e nonostante le suppliche, la grandine spazzò via il raccolto, tanto che per un lungo periodo la Madonnina restò sola, e più nessuno la supplicò. Questa è storia orale tramandata. L’effige della Madonna, che dopo il restauro si è rivelata essere la Madonna del Carmine, è un dipinto murale eseguito presumibilmente intorno al 1750, sulla sommità di una parete di un fienile, sopra ad un passaggio carraio, all’interno del borgo di Prelle. E’ anche probabile che non abbia mai subito alcun restauro conservativo, tanto da destare l’attenzione di Renzo Gallina, abile restauratore di Occhieppo Superiore, che transitando in quel luogo, offrì la sua manodopera per riportare alla luce quel che il tempo e le intemperie  avevano ottenebrato. Solo la mano dell’abile restauratore ha potuto riportare al suo primitivo splendore, quell’immagine consunta e quasi indecifrabile di una Madonna con Bambino, che ancora non aveva un nome. Dapprima sembrava essere la Madonna del Pilone, ma man mano che il restaurò procedé ecco apparire lo scapolare, sorretto dalla mano destra della Vergine; lo scapolare è il simbolo della Madonna di Monte Carmelo o del Carmine. Il perché di questa Madonna in questo luogo rurale, dove sarebbe stato più consono trovare l’effige di Santi protettori delle messi o delle pestilenze,  è un mistero. La festa liturgica della Madonna del Carmelo fu istituita per commemorare l’apparizione il 16 luglio 1251 a san Simone Stock, all’epoca priore generale dell’Ordine carmelitano, durante la quale la Madonna gli consegnò uno scapolare (dal latino scapula, spalla) in tessuto, rivelandogli notevoli privilegi connessi al suo culto. Proprio a san Simone Stock, che propagò la devozione della Madonna del Carmelo e compose per Lei un bellissimo inno, il Flos Carmeli, la Madonna assicurò che a quanti si fossero spenti indossando lo scapolare sarebbero stati liberati dalle pene del Purgatorio, affermando: « Questo è il privilegio per te e per i tuoi: chiunque morirà rivestendolo, sarà salvo ». La consacrazione alla Madonna, mediante lo scapolare, si traduce anzitutto nello sforzo di imitarla, almeno negli intenti, a fare ogni cosa come Lei l’avrebbe compiuta. Nel mese di ottobre, il giorno è ancora da stabilire, sarà inaugurato il restauro e benedetta l’effige della Madonna. Il restauro è stato possibile grazie al contributo della proprietà dell’immobile, degli abitanti del borgo, del Comune e della Parrocchia di Salussola.
blogger claudio.circolari[at]salussola.net

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