Virus covid-19: L’assessore al sociale, nonchè infermiera, parla ai Salussolesi

chiodaSalussola 23 marzo 2020 – Virus covid-19: L’assessore al sociale, nonchè infermiera, parla ai Salussolesi. L’assessore Manuela Chioda parla ai Salussolesi dai social. ” Buongiorno a tutti, oggi è primavera, [il 21 marzo per chi legge oggi] i fiori stanno sbocciando, l’aria è frizzante, la natura si sta risvegliando. Ma c è qualcosa di strano, si respira questa tensione, questa inquietudine portata da questa pandemia che ci attanaglia e ci fa preoccupare. Voglio rassicurare tutti i casi a Salussola i casi di COVID 19 sono pochi e soggetti a quarantena tutelata dalle forze dell’ordine, e molti lo sono a scopo preventivo. Vige, in noi che lavoriamo nel pubblico, la tutela della privacy, che serve proprio a proteggere queste famiglie, già provate dalla malattia, dall’isolamento. Il problema sono le persone che continuano a muoversi, minimizzando il problema e cercando un capo espiatorio alla loro superficialità. BISOGNA STARE A CASA, nessuno è immune, e nessuno può tutelarsi se si esce, se si continua a correre nei parchi, se si fanno le riunioni di cortile: il fatto di stare a casa è per proteggerci, per fermare questo virus. Se ci sono necessità il Comune ha attivato i Volontari Per Salussola e la Pro Loco per spesa e consegna farmaci a domicilio, un servizio utile e voglio ringraziare queste persone perché danno un servizio importantissimo a tutti: GRAZIE!!. Grazie perché si sono prodigati subito,  e lo continuano a fare per noi, per poterci permettere di restare a casa e combattere questa guerra così come ci è stato chiesto. Non è il momento delle polemiche, è il momento di agire e di stare alle regole, anche se non ci piacciono; è così che si tutela la salute di tutti, anche la vostra! Il popolo italiano è splendido, nei reparti ospedalieri dedicati, panifici di Biella fanno a gara per fornire colazioni gratis, pizze per pranzo, biscotti.  Le aziende tessili stanno trasformando la loro produzione in mascherine e materiale sanitario, con grande sforzo. Segni di affetto che ci fanno sentire tutti vicini e uniti, a tutta l’Italia che soffre con i morti di Bergamo, e di tutta la nazione: sono mancati 300 sanitari che si adoperavano per sconfiggere questa epidemia. Allora per sentirci più uniti STIAMO A CASA, e tutto finirà presto. Per sostenere l’ospedale doniamo quello che possiamo all’associazione “Amici dell’Ospedale di Biella”, è il nostro ospedale e noi siamo il suo territorio, ma insieme si vince sempre!. Manuela a nome di tutta l’Amministrazione Comunale “.

redazionale

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