C’era una volta ad Arro

foto 2arroSalussola 14 aprile 2020 – C’era una volta ad Arro. Non moltissimi anni fa nel nostro paesello avevamo tutto quello di cui avevamo bisogno, (n.d.r.) scrive Piero Orecchia.  La scuola elementare per i nostri bambini, e un asilo per i più piccoli gestito dalla parrocchia, i negozi per i nostri fabbisogni alimentari e non, diverse attività artigianali, commerciali, agricole, esisteva anche una sala da ballo ed un cinema, per trascorrere lietamente il tempo libero.  Le persone si soffermavano volentieri sulla Piazza della Chiesa o alla Madonnina a chiacchierare formando piccoli crocchi, per tenerci informati sulla vita quotidiana della nostra comunità.  Ora tutto è cambiato, parecchie attività hanno cessato di esistere, e non riusciamo più a ritagliarci un breve spazio di tempo per dialogare un po’. Passeggiando per le vie del paese, al mattino non si sente più quel buon profumo di pane che usciva dal forno del panettiere, e nemmeno si ode il canto allegro del ciabattino mentre lavorava attorno al suo dischetto, e neanche il nostro olfatto non percepisce più quello strano odore di letame, forse poco gradevole, ma certamente uno dei più naturali al mondo. Ora tutte le attività devono forzatamente essere grandi.  Chissà se è progresso o regresso mah!, il mio pensiero l’avrete già capito. Ai posteri l’ardua sentenza.

piero orecchia/Arro

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