(2) E … State a Salussola con la cultura. Studio igienico statistico sopra Salussola del medico condotto nel 1849

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Salussola agosto 2020 –   (2) E … State a Salussola con la cultura. Studio igienico statistico sopra Salussola del medico condotto nel 1849.  “ Salussola non è paese sano, e fra le molte cause d’insalubrità alcune sono inerenti alla natura medesima del suolo, alla giacitura delle abitazioni ed inseparabili dal genere di coltivazione o dipendenti dalla direzione dei venti, dal decorso delle acque: le altre dipendono dalla accidentale formazione di stagni acquosi, dal modo di vestirsi, dalle qualità dell’alimento, dalla necessità del lavoro, dalla condizione servile, e dalla miseria dell’abitante. Questo piccolo paese sta fra Biella e Cavaglià. Duemila e cento anime formano oggi il totale della sua popolazione quadripartita tra le parrocchie del Monte, di s. Secondo, di Arro, di Vigellio. Il territorio consta di quattordici mila giornate (5,334 ettaro) e tocca a levante i confini di Carisio, Buronzo, Villanuova, a ponente quelli di Cerrione, Zimone e Roppolo, a mezzogiorno quelli di Nebbione, Dorzano, Cavaglià, a mezzanotte quelli di Massazza, Verrone, Magnonevolo. Le regioni occidentali, ossia le parrocchie del Monte e di s. Secondo sono elevate al di sopra delle orientali, sopra cioè di Vigellio e di Arro in cui il territorio si espande in una magnifica pianura lievemente ondulata, e declive verso Massazza e s. Damiano. Il torrente Elvo, che nato da due piccoli laghi posti superiormente al colle di Barma scende precipitoso ed ingrossato da altre acque, lambisce i piedi delle parrocchie occidentali e le separa dalle orientali. La cosi detta Serra ( colle, che divide la provincia di Biella da quella di Ivrea ) giunta a Salussola si piega per l’estensione di un miglio verso il mezzogiorno e di là con dolce ed insensibile china si prolunga a mane sino a morire inferiormente a Carisio. Nel gomito di questa riflessione, e sopra piccoli e bassi promontori, che vanno a riunirsi alla catena principale, e sono bellamente vestiti dall’opima e pampinosa vite, sono situate le abitazioni delle Parrocchie occidentali. La suddetta catena di colli si può considerare siccome spezzata in due; in una elevata, che inghirlanda il ponente delle suddette Parrocchie, in un’altra più umile e bassa, che si estende a levante a lunghesso il Brianco. A fronte di questa seconda porzione ed alla distanza di due miglia sta quell’altipiano che con direzione obliqua orientale settentrionale si protende da Villanuova e Massazza a Benna e Candelo. Nel loro spazio intermedio quest’ ultime due linee comprendono tutte le risaie biellesi, e costituiscono insieme con la prima di esse tre punti geografici, che hanno una grande influenza sopra Salussola e paesi vicini. Il terreno è compatto, serrato, tufaceo, freddo, e costa perciò fatica il lavorarlo. In alcuni luoghi, più per l’arte e la coltivazione che per la natura propria, il terreno è alquanto più poroso e permeabile. Tale è specialmente lungo l’Elvo, ed in quello spazio irregolarmente triangolare, che esiste fra la sponda sinistra del predetto torrente, la linea di delimitazione delle risaie, ed i confini di Magnonevolo e di Cerrione. Nei luoghi paludosi il suolo è per lo più argilloso, siccome le ricerche del Brocchi sul terreno delle paludi Pontine, e quelle di Villermè nella Sologna e nella pianura di Fores dimostravano. Michele Levy afferma anzi che nel dipartimento della Charente inferiore mancano le febbri miasmatiche intermittenti nei luoghi calcarei, ed infuriano negli argillosi. La qualità di terreno predominante in Salussola è pure l’argillosa con silice e strisce ferrose “.

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