Ricordando don Mania a 75 anni dalla morte che osò sfidare un commando fascista

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Salussola – Ricordando don Mania a 75 anni dalla morte che osò sfidare un commando fascista. Ricorda Piero Orecchia, in una nota che fece vent’anni fa su don Mania, in occasione del 55° anniversario della morte. ” Nato a Settimo Vittone nel 1885, giunse nella nostra parrocchia nel lontano 1928 e mise subito in luce le sue grandi doti di Pastore della Chiesa, aiutando chi ne aveva necessità in qualsiasi circostanza. Sapeva farsi amare da tutti, ai più piccoli insegnava, come aveva fatto il Divin Maestro, ad avere rispetto per i propri famigliari e a tutte le altre persone. Per i più grandicelli che avevano avuto difficoltà nel frequentare gli studi (per mancanza di tempo o per poca attitudine) e che volessero perfezionare la propria preparazione scolastica, istituiva corsi serali senza nessun compenso, ma con la gioia nel cuore di poter mettere la propria cultura a disposizione di chi non aveva possibilità. Visse con noi i terribili anni della guerra. Durante quest’amaro periodo dimostrò l’amore che portava verso la sua gente quando, un triste giorno, un commando fascista voleva incendiare il paese per rappresaglia. Ricevuta la brutta notizia si recò dal comandante e affermò senza tentennamenti “ Se volete compiere questo terribile atto non fatelo con chi ha famiglia, ma uccidete me che non sono padre, ma voglio essere ucciso davanti alla mia chiesa “. Il comandante capì l’amore che quest’uomo aveva per i propri parrocchiani e sospese immediatamente l’ordine. Don Pietro Mania morì poco tempo dopo, il 6 dicembre 1946. Arro non ha dimenticato questo grande sacerdote, e ha dedicato una via del paese al suo nome e, nel piccolo cimitero, davanti alla tomba dove riposa, un fiore e una preghiera non mancano mai. [Piero Orecchia]

6 dicembre 2021 – redazione@salussolanews.it

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