No definitivo del TAR alla discarica del Brianco, ma il proponente potrebbe ancora fare ricorso al Consiglio di Stato

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Salussola – No definitivo del TAR alla discarica del Brianco, ma il proponente potrebbe ancora fare ricorso al Consiglio di Stato. Il TAR Piemonte ha emesso il responso derivato dai ricorsi, e ha detto NO, la discaria di amianto cemento in località Brianco di Salussola non si può fare. Se per ora la cosa sembra smorzata dalla sentenza, sotto la cenere cova ancora la brace di un ricorso al Consiglio di Stato, che il proponente potrebbe ancora fare. Per quanto, riportiamo, qui di seguito, le informazioni e gli stati d’animo del comitato promotore anti discarica dopo l’esito della sentenza.

ABBIAMO VINTO IL RICORSO AL TAR!
Dopo mesi di silenziosa attesa, oggi la bella notizia che aspettavamo: il TAR Piemonte ha accolto i ricorsi contro la Provincia di Biella per fermare la discarica di amianto autorizzata a Salussola Brianco!
La sentenza è stata accolta per due motivi: uno riguarda le terre che il progetto prevede vengano scavate per realizzare la discarica e poi riutilizzate per sua gestione; l’altro motivo è il medesimo che era stato accolto a dicembre al Consorzio del Riso DOP di Baraggia biellese e vercellese: la Provincia non ha adeguatamente verificato e motivato la compatibilità di una discarica su suolo agricolo di pregio. Ogni ricorrente si pagherà le proprie spese, mentre i costi del Consulente Tecnico d’Ufficio, nominato dal tribunale per redigere una perizia, saranno a carico della Provincia di Biella e della Società Proponente.
Questa spesa, di quasi 18.000 euro, ci induce una riflessione. Non saremo noi a pagare direttamente, ma se paga la Provincia in realtà pagano i cittadini, cioè noi… di nuovo: sono tutti soldi che si aggiungono ai tantissimi già profusi dagli enti pubblici che hanno sostenuto ricorsi negli anni passati. Possiamo dire: adesso basta? Qualcuno vorrà ascoltare i territori, nel prossimo futuro?
Probabilmente non sarà finita così, perché la giustizia amministrativa prevede due gradi di giudizio e chi ha perso potrebbe quindi fare appello al Consiglio di Stato. In ogni caso il successo di oggi ce lo siamo guadagnato e sudato tutto fino all’ultimo grammo: abbiamo preso freddo ai banchetti, interloquito con le istituzioni a ogni livello, scritto centinaia di lettere, prodotto osservazioni, organizzato manifestazioni, raccolto fondi, abbiamo dato voce al dissenso del territorio in tutti i modi. Alle mosse future ci penseremo, per ora vogliamo goderci questo attimo di felicità.

redazionale

18 giugno 2023 – redazione@salussolanews.it

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