Il popolo del web e non solo è andato in subbuglio quando è emerso il brano di Tommy Cash, artista estone che parteciperà alla prossima edizione dell’Eurovision Song Contest: il motivo di tanto clamore e il significato della canzone.
L’indignazione è probabilmente il sentimento che più spesso emerge dai social in questi anni. Basta veramente poco per generare clamore e disapprovazione in alcuni utenti social e poi il resto lo fa il passaparola – mai così ingannevole come in un’epoca in cui ogni genere di informazione si diffonde senza il minimo controllo – a cui spesso e volentieri si aggiunge la cassa di risonanza dei media tradizionali ed in questo caso anche il Codacons.

Il motivo di indignazione di oggi riguarda il mondo dello spettacolo e più nello specifico la prossima edizione dell’Eurovision Song Contest, per il quale non abbiamo ancora un partecipante stabilito (Olly potrebbe preferire rispettare le date del suo tour alla vetrina internazionale) ma per cui abbiamo già avuto le nostre motivazioni di rabbia e frustrazione.
La competizione non c’entra, o almeno non in senso stretto, perché il motivo del contendere, ciò che sta facendo urlare allo scandalo è la possibile presenza tra i partecipanti di Tommy Cash, artista estone che presenta una canzone in un certo senso dedicata all’Italia. Ci dovrebbe fare piacere – noto è l’apprezzamento dell’immaginario italiano all’estero – ma il fatto è che il testo del brano è composto da una serie di cliché e stereotipi che sono da sempre associati all’Italia e che non sono proprio lusinghieri.
Pizza, pasta e mandolino non possono mancare nell’immaginario estero del nostro Paese e in questo caso c’è anche un riferimento che non è solo trito, ritrito e noiosamente antico, ma è anche doloroso, ovvero la mafia. Ma quello che bisogna chiedersi è: c’è davvero intento di offendere?
Il significato del testo di Tommy Cash
Partiamo con lo specificare che la canzone dell’artista estone – non ce ne voglia – non è dotata di un gran significato, anzi è proprio un’accozzaglia di parole vagamente riferite all’Italia che probabilmente gli saranno servite per sfruttare la popolarità dell’italiano e degli italiani in Estonia per avere visibilità e successo con il pubblico.
Se non ci credete, leggete voi stessi:
Mi amore
 Mi amore
 Espresso macchiato, macchiato, macchiato
 Por favore
 Por favore
 Espresso macchiato corneo
Mi amore
 Mi amore
 Espresso macchiato, macchiato, macchiato
 Por favore
 Por favore
 Espresso macchiato
 Espresso macchiato
Ciao bella I’m Tomaso
 Addicted to tobacco
 Me like my coffee very importante
No time to talk mi scusi
 My days are very busy
 And i just own this little ristorante
 Life may give you lemons
 When dancing with the demons
 No stresso no stresso
 No need to be depresso
Mi amore
 Mi amore
 Espresso macchiato, macchiato, macchiato
 Por favore
 Por favore
 Espresso macchiato corneo
Mi amore
 Mi amore
 Espresso macchiato, macchiato, macchiato
 Por favore
 Por favore
 Espresso macchiato
 Espresso macchiato
Me like to fly privati
 With 24 carati
 Also mi casa very
 Grandioso
 Me money numeroso
 I work around the clocko
 That’s why I’m sweating like a mafioso
Life is like spaghetti
 It’s hard until you make it
 No stresso no stresso
 It’s gonna be espresso
Mi amore
 Mi amore
 Espresso macchiato, macchiato, macchiato
 Por favore
 Por favore
 Espresso macchiato
 Espresso macchiato
La la la…
 Espresso macchiato
 Espresѕo macchiаto.

Dopo esservi presi un respiro per riprendervi da questa critica sociale approfondita del nostro Paese e dallo sbigottimento per l’aver letto un’immagine così arretrata e ingiusta dell’italiano, pensate un attimo alla produzione musicale italiana degli ultimi anni, a come artisti nostrani ambiscano a presentarsi come pericolosi, criminali, violenti e minacciosi, a come ne fanno motivo di vanto nei loro testi.
Potreste rispondervi che quelli sono topos tipici della grammatica di uno stile musicale di moda, ed è vero. Tuttavia è altrettanto vero che se non ci deve scandalizzare questa moda per tale motivo, non ha senso prendersela per una canzone senza pretese, in cui il termine mafioso è stato messo per fare rima con numeroso, all’interno di una strofa che scimmiotta molti dei testi dei rapper nostrani.
La verità è che il testo di Tommy Cash non è più offensivo di quello che hanno creato in Germania in onore di Luca Toni quando giocava al Bayern Monaco, infarcito di luoghi comuni ma senza alcun intento di etichettare l’italiano come una persona gretta o priva di spessore culturale o morale.
 




