Dovevo curare il mio cane, ma i costi erano troppo alti: questo bonus mi ha salvato

Le spese veterinarie possono diventare inaccessibili e dunque vengono meno le cure per l’animale: questo bonus è fondamentale.

L’animale domestico è un lusso? Per quanto si affronti il tema associandolo ad una mera questione affettiva, esiste un retroscena puramente pratico che talvolta non viene preso in considerazione nella fase di adozione di un cucciolo o di un esemplare trattenuto in canile. Il pensiero che balena nella mente, di arricchire la propria quotidianità con una creatura così indifesa e preziosa, deve corrispondere necessariamente ad una concreta disponibilità economica.

Cucciolo di cane sul lettino del veterinario
Dovevo curare il mio cane, ma i costi erano troppo alti: questo bonus mi ha salvato – foto: canva – salussolanews.it

È un discorso che forse neutralizza la tendenza a romanticizzare il rapporto uomo-animale, ma va affrontato se vogliamo davvero prenderci cura del nostro cane o gatto. Le spese possono essere innumerevoli e riguardano la sua alimentazione, igiene, così come le eventuali cure (soprattutto con l’avanzare dell’età) e i beni di prima necessità come cuccia, coperte, giocattoli (facoltativi), cuscini, guinzaglio, museruola, pettorina e così via.

Ciò che però trasforma realmente la presenza di un animale domestico in un lusso riservato a pochi eletti riguarda prettamente le spese veterinarie. Consideriamo una cifra che può corrispondere ad una cura per l’uomo, con la differenza che non possiamo farci rimborsare con l’assicurazione o accedere alla visita con la mutua. Diventa così tutto molto difficile e a rimetterci è in primis l’esemplare che abbiamo adottato.

Il cane è un lusso? Questo bonus limita le spese veterinarie

Gli esami diagnostici possono costare 200 euro, una semplice visita dai 20 agli 80 euro, le vaccinazioni dai 30 ai 90 euro e se il cane ha bisogno di un’operazione chirurgica i prezzi lievitano inesorabilmente. Un malessere e i conseguenti esami per identificarne la causa, sommato ad esempio ad un intervento, significa spendere più di 2000 euro in un colpo solo. Uno stipendio di un lavoratore full time di ruolo. Insomma, non è propriamente una spesa accessibile a tutti, soprattutto se tale problematica dovesse verificarsi di frequentemente.

Cane visitato dal veterinario con il padrone
Il cane è un lusso? Questo bonus limita le spese veterinarie – foto: canva – salussolanews.it

In pochi lo sanno, ma – proprio per sopperire a tali disagi riguardo la cura del proprio piccolo amico – esiste il bonus animali domestici, che prevede una detrazione fiscale del 19% sull’IRPEF, fino ad un massimo di 550 euro annui. Si applica però solo sulle spese che superano una franchigia fissa di 129,11 euro. Esistono inoltre, come per qualsiasi altra forma di agevolazione, dei requisiti.

Il richiedente deve avere più di 65 anni e il suo reddito annuo non deve superare 16.215 euro. Per procedere con la richiesta è necessario palesare le spese veterinarie nella dichiarazione dei redditi, utilizzando il Modello 730 o il Modello Redditi Persone Fisiche. È consigliato rivolgersi ad un professionista oppure direttamente al CAF per chiedere ulteriori informazioni in merito.

Gestione cookie