Non tutti sanno che in base alla scuola dove si ha preso il diploma è possibile anticipare la pensione. Meglio informarsi subito.
Con le prospettive attuali chi è da poco entrato nel mercato del lavoro potrà ambire alla pensione dopo circa 42 anni di contributi e 67 anni di età. Nei prossimi anni è possibile che i contributi richiesti aumentino ancora, spostando sempre più in là l’età pensionabile. Per un giovane diplomato o neolaureato si profila quindi una strada lavorativa lunga e impegnativa.

Di fronte a un simile scenario non dovrebbe stupire che molti laureati valutino di riscattare gli anni di studi, o almeno parte di essi. Significa convertire il periodo universitario in anni contributivi, a patto di avere conseguito il titolo di laurea. Una strategia funzionale per colmare i vuoti contributivi a ridosso della pensione, almeno per chi ha la disponibilità economica per farlo.
Questa possibilità a prima vista potrebbe sembrare ingiusta a tutti coloro che non hanno potuto frequentare l’università per ragioni indipendenti da loro. In realtà però la conversione degli anni di studio in contributi non vale solo per gli universitari. Anzi, si estende anche a chi ha scelto un percorso di studi che non passa per gli atenei.
La scuola che permette di riscattare il diploma
La legge n. 99/2022 ha istituito tre anni fa la nascita di un tipo di percorso formativo nuovo, ossia gli Istituti Tecnici Superiori (ITS). Si tratta di specializzazioni a cui si accede post diploma che permettono di acquisire competenze che favoriscano l’entrata nel mercato del lavoro. Diversamente dall’università questi percorsi durano due anni, e prevedono molta pratica.

Con la circolare numero 98 del 25 novembre 2024 l’INPS ha chiarito che è possibile riscattare ai fini pensionistici anche il percorso ITS. Anche in questo caso sono previsti alcuni requisiti, tra cui l’aver conseguito un titolo accreditato secondo quanto stabilito dalla legge 99/2022. Ma soprattutto bisogna aver terminato l’ITS entro la durata legale del corso di studi, senza sforare.
A seconda del percorso formativo scelto questa può essere di quattro o di sei semestri. Prima di cantare vittoria però occorre presentare domanda all’INPS e attendere tutte le valutazioni tecniche necessarie. Inoltre i periodi in cui si è stati studenti all’ITS Academy non devono risultare coperti da contribuzione, né obbligatoria né figurativa.
Si tratta della stessa regola che si applica anche al riscatto della laurea, quindi nulla di inaspettato. Per quanto riguarda il costo dipende da chi presenta la domanda. Nel caso di un lavoratore l’aliquota si calcola in base al reddito, mentre per chi è disoccupato ci si basa sul minimo imponibile annuo di artigiani e commercianti.