A marzo questo virus farà strage secondo i medici: fa attenzione ai sintomi

Nelle prossime settimane stai attento se senti alcuni di questi sintomi, perché a marzo ci sarà un virus che colpirà ovunque.

In parte dipende dalla sensibilità individuale, ma è innegabile che nel corso dell’anno ci siano dei periodi dove è più facile ammalarsi. Quello peggiore coincide con l’inizio della stagione fredda, dove per il cambio di temperatura le difese immunitarie tendono ad abbassarsi. Per non parlare di quando ricominciano le scuole, dove i bambini si passano facilmente germi e batteri.

Ragazza con la mascherina in ambiente esterno
A marzo questo virus farà strage secondo i medici: fa attenzione ai sintomi. – (salussolanews.it)

L’influenza per esempio raggiunge il suo picco tra dicembre e gennaio, quando si sta più tempo al chiuso per le basse temperature. Ma se con un po’ di attenzione e con il vaccino antinfluenzale si riesce a evitarla, si tende ad abbassare la guardia quando ci sono i primi segnali della primavera. Le temperature si alzano un po’, e viene da pensare che ormai il peggio sia passato.

Con l’inizio di marzo in effetti c’è già stato un rialzo delle temperature che invoglia ad appendere il cappotto nell’armadio. Peccato che stando ai dati dell’ISS pare che gli ambulatori dei medici di famiglia stiano già riprendendo ad affollarsi. La causa sembra essere un virus che sta circolando in questi giorni e che non sparirà prima di aprile

Quali sono i sintomi che devono mettere in allarme

Precisiamo subito che il virus di cui parliamo non colpisce le via respiratorie superiori. Il naso che cola, la congestione nasale e l’irritazione alla gola anzi in questo periodo sono più dovuti alle allegrie stagionali. Con l’inizio della primavera i virus respiratori tendono a circolare di meno, ma lo stesso non si può dire per quelli che colpiscono a livello gastroenterico.

Ragazza sofferente che si tiene la pancia
Quali sono i sintomi che devono mettere in allarme. – (salussolanews.it)

Quando si prende un virus intestinale i sintomi più comuni sono crampi nella zona dell’addome, diarrea e forte nausea. In alcuni casi si può rilevare anche un po’ di febbre e cefalea, che però può essere legata alla disidratazione che segue la perdita di liquidi dovuta a vomito e diarrea. Questi sintomi di solito persistono da uno a tre giorni prima che la situazione si stabilizzi.

Secondo i medici tuttavia il numero di casi registrati sembra maggiore quest’anno per un cambiamento nell’approccio degli italiani alla salute. Prima della pandemia infatti c’era una minore preoccupazione legata ai sintomi tipici dell’influenza intestinale. Ora invece sembra che ci sia una sorta di ipocondria diffusa che non dipende dall’età del paziente.

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