Dal 2025 lo SPID diventa a pagamento: si parte dal primo provider già da questo mese. Tutto sul nuovo canone.
C’è chi dice che l’era dello SPID gratuito sta per finire, e in effetti non ha tutti i torti. Per quanto si tratti di una cifra irrisoria, ben presto verrà introdotto un canone sullo SPID, un servizio che fino a oggi non ha previsto alcun costo, se non qualche euro di attivazione.
La ragione per cui il servizio è sempre stato gratuito risiede nei finanziamenti pubblici. Tuttavia, c’è stata una falla nel 2023, quando il Governo ha promesso 40 milioni di euro per coprire i costi di gestione. Denaro che, però, non è mai stato erogato.
E a rimetterci adesso saranno i clienti, in particolare coloro che si appoggiano a gestori privati. Nel frattempo, il Governo punta tutto sulla Carta d’Identità Elettronica, un servizio che, secondo Alessio Butti, sottosegretario all’Innovazione, rappresenta “una soluzione più sicura e più allineata agli standard europei”. Nonostante l’intuizione, qualcuno afferma che non sia poi così semplice attivarla, a differenza dello SPID. Nel frattempo, il primo provider ha già inserito il canone e ben presto i clienti saranno chiamati a pagarlo.
Nel 2025, lo SPID a pagamento è ormai una certezza. Aruba è stata la prima a lanciare il canone annuale di 5,98 euro per il rinnovo dell’identità digitale, ma la vera domanda è: cosa succederà dopo? Dopo anni in cui questo servizio è stato gratuito, molti si troveranno a dover mettere mano al portafoglio per continuare a usare un sistema che finora sembrava quasi un diritto acquisito.
Con Aruba che ha aperto la strada, tutti si chiedono se anche gli altri provider seguiranno a ruota. Se lo Stato non interviene con nuovi fondi, è probabile che anche altri gestori cominceranno a far pagare lo SPID. Così, per tutti, quello che una volta era gratuito diventerà un costo annuale, anche se si tratta di una cifra bassa.
Nel frattempo, il governo punta molto sulla Carta d’Identità Elettronica per i prossimi anni. Il problema è che la CIE ha delle limitazioni: il costo è più alto (16,79 euro) e per ottenerla bisogna andare fisicamente in Comune. Inoltre, non è immediata da usare come lo SPID, che può essere attivato online in pochi minuti.
Non è chiaro se il Governo riuscirà nell’intento di conquistare la platea con la CIE. Quello che è certo è che il futuro dell’identità digitale è nelle mani del governo: o rifinanzia lo SPID o i cittadini si troveranno a pagare per un servizio che da sempre è stato gratuito.
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