Operazione antimafia in Piemonte: la mappa del potere criminale nel territorio

La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha condotto un’operazione che ha portato a sei arresti a Torino e provincia.

La rete di complicità è diffusa dal Sud al Nord Italia, lo ha confermato l’operazione antimafia Habanero al termine di un’indagine sull’asse Calabria-Piemonte e non solo. La ‘ndrangheta continua ad imperversare nelle Regioni settentrionali.

Carabiniere in divisa di spalle
Operazione antimafia in Piemonte: la mappa del potere criminale nel territorio (Salussolanews.it)

Habanero è l’operazione antimafia collegata anche alla strage dell’Ariola del 2003 accaduta in Calabria. Tre persone sono state uccise a sangue freddo in un agguato mafioso mentre una quarta è riuscita a salvarsi gettandosi da una scarpata. Questo episodio è stato identificato dall’accusa come vendetta di sangue legata ad una faida che per anni ha segnato la mappa del potere criminale nella provincia di Vibo Valentia. Il collegamento con il Piemonte è stato accertato.

Gli indagati residenti nel torinese hanno avuto un ruolo attivo nel traffico di droga e nel controllo economico di attività legate al gruppo. Non si tratta, dunque, di semplici fiancheggiatori a sottolineare come i legami tra ‘ndrangheta e Piemonte siano molto pericolosi. Dal 2010 si contano in Piemonte numerose operazioni antimafia a conferma della presenza potente della mafia calabrese nel tessuto sociale e imprenditoriale della Regione. Nel 2011 Minotauro, nel 2013 Colpo di coda, nel 2019 Albachiara, nel 2020 Fenice e Carminius/Geenna e nel 2021 Platinum-Dia.

Conclusa anche l’operazione antimafia Habanero in Piemonte

L’operazione Habanero ha confermato che la ‘ndrangheta in Piemonte investe, gestisce e controlla. Questi uomini d’onore non sparano ma si muovono silenziosi tra aziende locali e condomini della provincia di Torino lungo una mappa della criminalità dai contorni nitidi. La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha chiuso un cerchio con sei arresti di persone residenti nel capoluogo piemontese e nei dintorni (due arresti a Brandizzo).

Auto dei Carabinieri
Conclusa anche l’operazione antimafia Habanero in Piemonte (Salussolanews.it)

L’accusa è di appartenere o sostenere le cosche calabresi Maiolo di Acquaro ed Emanuele di Gerocarne. I reati contestati sono associazione mafiosa armata, omicidio plurimo, concorso esterno in associazione mafiosa, rapina, estorsione, concorrenza illecita, coltivazione di droga e turbata libertà degli incanti. Le Autorità hanno notificato l’atto di conclusione delle indagini preliminari a 26 soggetti. L’asse Calabria-Piemonte, dunque, è attivo e lontano dall’essere completamente smantellato.

La ‘ndrangheta continua ad essere la forma di criminalità più radicata nella Regione anche se nel tempo si è evoluta. Non solo reati tradizionali ma nuovi business per ottenere profitti maggiori con rischi più bassi. Si parla di una mafia silente e liquida con infiltrazioni nella filiera degli appalti e nel settore produttivo. Messo a margine l’uso della violenza, si punta maggiormente sulla corruzione e su un insediamento bel tessuto economico e sociale che faccia meno rumore.

Gestione cookie