Il giardino può essere il luogo ideale in cui i serpenti fanno la loro tana: ecco come prepararsi e riconoscerle in vista dell’estate, allontanando ogni pericolo.
L’arrivo della primavera invita a trascorrere più tempo all’aperto, sfruttando al massimo gli spazi outdoor della propria abitazione. Le belle giornate forniscono il clima ideale per rimettere a nuovo il giardino, organizzandolo per pranzi, cene e festeggiamenti in compagnia.

Disporre l’arredamento e ripulire lo spazio verde sono i primi passi essenziali di questo procedimento, ma potrebbero non bastare per evitare di ritrovarsi di fronte a spiacevoli imprevisti. Essere a stretto contatto con la natura, può voler dire anche mettere in conto di vivere un faccia a faccia con un serpente.
Un incontro che per qualcuno potrebbe essere scioccante, sebbene la fortuna voglia che le specie attualmente presenti in Italia siano per la maggioranza innocue. Si parla dunque di serpenti con un tasso di pericolosità minimo a causa dell’assenza di veleno, come nel caso delle bisce.
Non sarà comunque piacevole scoprire che questi animali hanno fatto la propria casa nel giardino, sfruttando tutti i possibili rifugi che si prestano allo scopo. Scovare e riconoscere queste tane non è difficile conoscendo i loro segreti. Una volta scoperti, sarà possibil allontanare i serpenti e prevenire un’infestazione in modo naturale e non dannoso.
Dove si nascondono i serpenti e cosa fare con le tane
Si chiama “ofidiofobia” e può rendere la vita di chi incontra un serpente un vero incubo. Pur trattandosi di esemplari potenzialmente innocui, convivere con loro non sembra l’ideale, sebbene la loro presenza potrebbe rivelarsi preziosa.

Nel caso in cui la propria abitazione con giardino si trovi nelle vicinanze di una campagna, sarà molto facile incontrare delle bisce di terra più o meno grandi e arrivare ad un’infestazione può significare anche ritrovarle all’interno della casa. Come riconoscere dunque, le loro tane? Innanzitutto sarà bene analizzare ogni angolo ben nascosto, come ad esempio un accumulo di sassi o foglie, o una pila di legna.
I serpenti comuni possono rintanarsi anche nella terra, ma lo fanno sfruttando i cunicoli scavati da altri animali ed abbandonati, come nel caso dei topi o delle tartarughe. Identificarli non è difficile. Si tratta infatti perlopiù di buche di forma ovale o circolare con un diametro dai 3 ai 7 centimetri, i cui bordi visibili possono apparire frastagliati o netti.
Se un serpente ha deciso di stabilirsi in una tana, è possibile inoltre notare dei segnali che ne danno un’ulteriore conferma. Si può verificare la presenza di escrementi nelle vicinanze dell’apertura o addirittura di pelle di serpente abbandonata. Una volta ottenuta la certezza non resterà che agire di conseguenza.
Secondo gli esperti di giardino, una valida opzione è quella di non fare nulla per allontanare i serpenti, poiché possono trasformarsi in dei validi alleati delle piante. Questi animali infatti, si nutrono di parassiti e roditori svolgendo un importante ruolo di controllo.
Se la loro vicinanza è mal tollerata tuttavia, si può procedere semplicemente a chiudere la tana ostruendo il passaggio con una pietra o coprendolo di terra. É chiaro che queste soluzioni potrebbero non essere definitive, ma rappresentano le alternative più naturali e rispettose dell’ambiente rispetto all’azione dei professionisti di disinfestazione.