Fino a 1200€ di acconti e nessuna riparazione: il tecnico fantasma miete ancora troppe vittime in Piemonte.
La caldaia è una di quelle cose che si rompono spesso e, quando succede, la spesa da affrontare potrebbe essere tutto fuorché irrisoria. Per questo si cerca di risparmiare, anche solo qualche centinaio di euro.
E quando si tratta di risparmio e contatti, i social network sono diventati i migliori strumenti. Qui si trovano professionisti, clienti, ma anche gente non propriamente onesta. Sta succedendo da diversi mesi, anzi, da un anno: un sedicente tecnico della caldaia chiede denaro per una riparazione che non avverrà mai.
Nel frattempo, le famiglie svuotano i loro risparmi per poi doverli reinvestire in un altro tecnico. Molti, questo inverno, sono rimasti al freddo nella buona fede dell’ennesima scusa. E ora, in piena primavera, il tecnico truffaldino è tornato all’attacco – a segnalarlo sono stati gli stessi utenti Facebook della zona, dopo aver riconosciuto il profilo.
A lanciare l’allarme è stato un semplice post su Facebook, in uno dei tanti gruppi di quartiere dove ci si scambia dritte, raccomandazioni e, ogni tanto, si prova a recuperare fiducia nel prossimo. Bastavano poche righe, nessun nome, solo la descrizione di una dinamica fin troppo familiare: un tecnico che promette un intervento urgente, chiede un acconto anche salato, e poi sparisce. Nessuna riparazione, nessuna risposta. Solo silenzio e qualche scusa ogni tanto.
Da quel momento, i commenti si sono moltiplicati. Decine di utenti hanno raccontato la stessa identica storia. Cambia il paese – da Ciriè a Fiano, da Mathi a Villanova – ma il copione resta invariato: stesso approccio, stessi preventivi ragionevoli, stessi 1200€ lasciati sul tavolo della buona fede. Poi, il nulla.
Eppure, il sedicente tecnico non è un improvvisato. Ha una partita IVA, rilascia fattura, si presenta con tanto di modulistica e timbro. È questo che rende tutto più subdolo: si comporta da professionista, parla da esperto e promette tempi rapidi. Invece, non ordina i pezzi, non torna mai e inventa scuse sempre nuove – il parente in ospedale, il furgone guasto, un problema con la banca.
Qualcuno ha sporto denuncia già da mesi, altri solo nelle ultime settimane. Ma le segnalazioni non si fermano. E nel frattempo, le famiglie si ritrovano con le caldaie rotte e i conti da rifare. Qualcuno ha persino tentato di rintracciarlo di persona, bussando alla sua porta. Senza successo.
Non un caso isolato, ma una truffa seriale. E in mezzo a un Piemonte ancora scosso da bollette e rincari, c’è chi sul freddo ci ha costruito un business.
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