Dichiarazione dei redditi precompilata, i consigli e gli errori da evitare

Quando si procede con l’invio della dichiarazione dei redditi, bisogna prestare attenzione per evitare errori che possono portare a sanzioni.

Sono già online le dichiarazioni dei redditi precompilate 2025 che fanno riferimento all’anno di imposta 2024. Le dichiarazioni sono disponibili sul portale dell’Agenzia delle Entrate sia in versione ordinaria che semplificata.

Uomo compila documenti
Dichiarazione dei redditi precompilata, i consigli e gli errori da evitare (Salussolanews.it)

Questi documenti vengono compilati dalla stessa Agenzia delle Entrate utilizzando i dati in proprio possesso, ma il contribuente ha la possibilità di integrare eventuali informazioni mancanti o correggere quelle presenti. I contribuenti che procedono con le modifiche o le integrazioni devono far attenzione a non commettere errori per evitare problemi futuri, come ad esempio sanzioni. Capiamo quali sono gli errori più comuni quando si compila il Modello 730.

Dichiarazione dei redditi, quali sono gli errori più comuni ed i consigli per evitarli

Prestare attenzione quando si compila la dichiarazione dei redditi è fondamentale per non incappare in errori che possono portare a conseguenze, come ad esempio sanzioni, indipendentemente dalla modalità di dichiarazione che si sceglie.

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Dichiarazione dei redditi, quali sono gli errori più comuni ed i consigli per evitarli (Salussolanews.it)

La stagione dichiarativa 2025 si è aperta nei giorni scorsi, quando l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili sul proprio sito web i modelli precompilati sia in versione ordinaria che semplificata. Quest’ultima è stata introdotta per rendere più semplice la compilazione: il contribuente, difatti, grazie ad un’interfaccia più intuitiva, non avrà più necessità di conoscere quadri, righi, codici, ma basterà seguire le istruzioni sino all’invio.

I contribuenti possono decidere di accettare il documento precompilato così come viene reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate o procedere con eventuali correzioni o integrazioni, operazioni che potranno essere effettuate a partire dal 15 maggio. Indipendentemente dalla modalità scelta, come abbiamo già anticipato, se si decide di non affidarsi ad un intermediario abilitato per l’invio della dichiarazione dei redditi, è necessario fare attenzione per evitare errori.

La prima cosa da tenere a mente è quella di verificare accuratamente tutti i dati riportati dal Fisco nel documento che potrebbero non essere corretti o completi. In tal caso, si può procedere con le modifiche. È bene anche verificare bene gli importi inseriti che potrebbero essere non corretti. Un altro consiglio è quello di conservare gli scontrini e le fatture per la richiesta delle detrazioni fiscali previste.

Per essere sicuri di quanto riportato, potrebbe essere importante affidarsi ad un intermediario abilitato, come Caf, patronati o commercialisti, per inviare la dichiarazione dei redditi.

Ricordiamo che l’invio deve essere completato entro il 30 settembre per il 730 ed entro il 31 ottobre 2025 per il modello Redditi. Accorgendosi di un errore dopo l’inoltro, è possibile provvedere avvalendosi del Modello 730 Integrativo e pagando la differenza di quanto dovuto e quanto versato in precedenza con l’aggiunta di una piccola sanzione.

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