Morbo di Parkinson, la svolta è vicina: basta un semplice test per la diagnosi prima che arrivino i sintomi

E’ arrivata ora una svolta nella ricerca per il morbo di Parkinson, può bastare un semplice test per arrivare a una diagnosi precoce.

La ricerca scientifica ricopre un’importanza fondamentale per il nostro futuro, ben sapendo come sia grazie a questa che possono aumentare le possibilità di essere in salute. E’ infatti determinante evitare di trincerarsi dietro alla paura e fare prevenzione, effettuando esami periodici che possono permetterci di arrivare a una diagnosi precoce di malattie anche gravi. Finora sembrava impossible pensare che questa potesse riguardare anche una patologia grave come il Morbo di Parkinson, invece a breve questo potrebbe essere realtà.

anziano morbo di Parkinson
Ora è possibile arrivare a una diagnosi veloce del morbo di Parkinson – Salussolanews.it

Cercare di capire con largo anticipo quando questo può essere contratto può essere provvidenziale, così da fae il possibile per evitare che i sintomi possano progredire a grande velocità, come accade solitamente. I risultati emersi grazie a una recente ricerca scientifica stanno mettendo in evidenza la possibilità di fare un semplice test a cui in genere ci si sottopone per altri motivi.

Come scoprire in anticipo il Morbo di Parkinson

Sapere di avere una grave malattia può gettare nello sconforto più totale, nonostante in molti casi sia ora possibile arrivare a una guarigione grazie ai progressi fatti dalla medicina. In alcuni casi, come accade per le patologie neurodegenerative come il morbo di Parkinson, questo non è possibile del tutto, ma se si arriva a una diagnosi precoce è possibile rallentarne lo sviluppo.

esame del sangue
Può bastare un test del sangue per scoprire se si ha il morbo di Parkinson – Salussolanews.it

Arrivare a questo può essere davvero provvidenziale, soprattutto perché troppo spesso si arriva ad avere la certezza del problema quando il processo è già in corso da diversi anni, per questo si assiste a un peggioramento progressivo e veloce. Anzi, esistono molte situazioni in cui i malati scoprono quello che hanno quando il 50-70% dei neuroni legati alla funzione motoria sono stati colpiti con un danno irreversibile. Il lavoro dei ricercatori, che stanno cercando da tempo di capire come provare a modificare il corso della patologia, può essere quindi davvero provvidenziale. E

d effettivamente ora sembrano esserci novità davvero importanti a riguardo, grazie a quanto scoperto dai ricercatori dell’Università Ebraica di Gerusalemme, che hanno messo a punto un nuovo test del sangue in grado di dare una risposta al paziente ben prima che i malesseri possano comparire.

Si tratta quindi di una vera e propria rivoluzione, ben sapendo come i sintomi possano cambiare la quotidianità, quali tremori, rigidità e difficoltà nell’equilbrio e nella coordinazione, legati alla perdita progressiva dei neuroni legati alla funzione motoria.

Secondo quanto emerso, il test è in grado di rilevare nel sangue due biomarcatori che possono essere associati al Morbo di Parkinson, specifici frammenti di RNA, i tRF (frammenti di RNA di trasferimento), che si accumulano nei pazienti, e riduzione dell’RNA mitocondriale (i mitocondri sono le centraline energetiche della cellula), che peggiora con il progredire della malattia.

Una soluzione come questa si è mostrata davvero efficace, non solo perché è apparso preciso all’86%, ma anche perchè rapido, indolore ed economico. Questo non può che rappresentare una grande speranza per chi conosce da vicino cosa significhi avere questa malattia, che porta solo in Italia a circa 400 mila diagnosi all’anno.

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