Se vivi in un condominio e hai un vicino che ti fa dispetti minando la tua tranquillità allora puoi farlo condannare penalmente.
In alcuni casi i comportamenti dei vicini sono condannabili dal punto di vista penale con gravi conseguenze per l’accusato. La Cassazione ha chiarito quando si può agire per vie legali.

Vivere in un condominio significa dover condividere il palazzo con persone sconosciute. C’è chi è fortunato e trova casa in un condominio con persone rispettose, ragionevoli, capaci di scendere a compromessi. Non è raro trovare un amico nel vicino, una persona con cui passare del tempo e su cui fare affidamento. Uno scenario idilliaco quasi utopistico per chi vive una realtà ben diversa. Le persone non sono tutte rispettose, socievoli, comprensive e generose. Ci sono individui egoisti, saccenti, incapaci di relazionarsi con le altre persone in modo civile.
Per vigliaccheria, cattiveria o frustrazione godono nel creare disagio e nell’infastidire gli altri. Si attaccano a qualsiasi stupidaggine per innescare una lite o giustificare un dispetto. Vivere accanto a queste persone può diventare snervante e tutta la buona volontà del mondo non può bastare per accettare comportamenti spiacevoli. Si va dal sbattere la tovaglia fuori dalla finestra quando ci sono i panni stesi al bussare insistentemente alle pareti o al soffitto se si avverte un poco di rumore più del solito. Poi ci sono casi più gravi.
Ecco quando puoi far condannare penalmente il tuo vicino
La Cassazione ha definito i confini tra dispetti tollerabili e reato. Nello specifico il vicino può essere accusato di molestia se la sua azione è petulante, ripetuta nel tempo e non termina in episodi isolati. Per stabilire il reato di molestia occorrerà che sussista l’abitualità di determinati comportamenti dispettosi. Gli episodi isolati non sono punibili dalla legge ma se reiterati nel tempo lo diventano. Nel caso posto all’attenzione della Cassazione la donna accusata di dispetti con cadenza di una volta all’anno non è stata condannata.

In altri casi – se il dispetto è ripetuto e petulante – oltre al reato di molestia si può aggiungere quello di stalking. Capita se il vicino mette in atto condotte come molestie e minacce tali da causare ansia, preoccupazione e timori nel diretto interessato. Il giudice valuterà le conseguenze psicologiche sulla vittima che si sente perseguitata per decidere se condannare il vicino dispettoso.
Esiste anche il reato di stalking condominiale quando gli atti persecutori vengono perpetuati a danno di parte o tutti i condomini dello stabile. Dove il Giudice rilevasse un pericolo potrebbe disporre la misura cautelare di allontanamento del colpevole dal condominio.