Assegno unico e universale, le maggiorazioni che si possono ottenere sull’importo ricevuto ogni. Vediamo di che cosa si tratta.
La misura che riguarda la prole a carico è l’Assegno unico e universale, il contributo mensile versato ogni mese dall’INPS su domanda del nucleo familiare interessato. Si tratta di un sostegno economico importante a favore della genitorialità e della natalità tema quest’ultimo di scottante attualità. Le famiglie interessate in Italia sono milioni, in genere tutte quelle con figli minori di 21 anni e disabili.

A determinare l’importo ricevuto sono vari fattori di natura economica e anagrafica. Si parte dall’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente), dal numero complessivo dei figli a carico, dall’età dei figli a carico. L’ISEE forse rappresenta l’elemento di maggior peso e infatti a Indicatore più basso corrisponde assegno unico erogato più consistente.
Assegno unico, alcune somme aggiuntive che possono far lievitare l’importo
Se queste citate sono alcune delle principali caratteristiche dell’assegno unico, va ricordato che le somme in ballo possono crescere in presenza di determinate situazioni. Esistono delle maggiorazioni delle quali tener conto e che vanno in qualche modo richieste al momento della presentazione della domanda all’INPS.

In caso di dubbi sui requisiti necessari o sulle modalità di richiesta è possibile far riferimento a un patronato o a un CAF. Diciamo che le maggiorazioni dipendono da alcuni fattori che riguardano i genitori tanto quanto i figli, la loro età e condizione. Iniziamo dalla maggiorazione per i figli successivi al secondo, con somme in più variano a seconda dell’ISEE familiare. Abbiamo poi l’incremento per la madre con età inferiore a 21 anni.
Anche in caso di entrambi i genitori titolari da reddito da lavoro spetta una maggiorazione mensile in base all’ISEE dichiarato. Un’importante voce per avere importi più consistenti dipende dalla disabilità dei figli, con somme che crescono da disabilità media a grave e a non autosufficienza. Altri incrementi si hanno per i figli con età inferiore a un anno di età, con importo aumentato fino al 50 per cento nel primo anno di vita del bambino.
C’è poi la maggiorazione per nuclei familiari con almeno tre figli e ISEE al di sotto di una specifica soglia, per ciascuno dei figli da uno a tre anni l’importo dell’assegno unico calcolato sulla base dell’ISEE cresce della misura del 50 per cento. Esiste per i nuclei familiari con almeno quattro o più figli è prevista una maggiorazione forfettaria di 150 euro.
Infine c’è una maggiorazione transitoria (per i mesi di gennaio e febbraio 2025) di compensazione su base mensile della perdita eventuale rispetto al regime precedente. Spetta alle famiglie con ISEE sotto i 25mila euro e che nel 2021 hanno percepito l’assegno al nucleo familiare (ANF).