Il condizionatore esterno può provocare liti tra vicini di casa. Prima dell’installazione ci sono delle regole che devono essere rispettate per non creare disturbo.
Il caldo di questi giorni, specialmente per chi non può ancora andare in vacanza, riesce a trovare refrigerio nei locali condizionati. Anche i più acerrimi nemici dei condizionatori stanno cedendo di fronte alle temperature ampiamente sopra le medie. Purtroppo il condizionatore, mentre rinfresca gli interni, rende ancora più torridi gli ambienti esterni. Il getto di aria calda continua surriscaldare le città. Per non parlare dei consumi energetici correlati.

Ma a quanto pare non se ne riesce a fare a meno, ed allora si può tentare di non arrecare disturbo ai vicini. Una delle condizioni più comuni, specialmente negli affacci interni dei palazzi, è una colonna di condizionatori che gettano aria calda sui balconi e fanno molto rumore. Questi due elementi combinati inibiscono non poco l’utilizzo dei balconi e dei terrazzi privati.
Quando il condizionatore del vicino è fuori legge
Per ovviare a questi problemi, la prima regola è quella di cercare una conciliazione verbale con il vicino di casa, segnalando il problema ed augurandosi comprensione e buon senso. Tuttavia non è detto che si riesca a risolvere in questo modo ed allora è bene conoscere le regole ed i limiti legali.
Esistono diversi regolamenti che normano l’utilizzo del condizionatore, dalle circolari comunali, ai regolamenti condominiali, fino ad arrivare al Codice Civile. Esso stabilisce un numero limitato di decibel che ogni unità immobiliare può produrre, ed anche ristrettezze rispetto a calore o altri fattori che arrechino disturbo ai vicini.

Una regola generale è che i condizionatori devono garantire una distanza di almeno tre metri in verticale rispetto alle altre unità abitative. Si deve tener presente che ogni città ha un regolamento proprio sui climatizzatori. Ad esempio nelle città storiche spesso è vietato applicare il motore dei condizionatori sulla facciata esterna, per non rovinarne l’estetica. Ed allora si cerca di ovviare in altro modo. Anche i regolamenti condominiali possono stabilire delle limitazioni, sia sull’installazione che sull’utilizzo.
La legge esiste ma è comunque interpretabile. Dunque, se il condizionatore del vicino emette aria calda in uno spazio che sconfina troppo con la propria unità abitativa, ed a questo si aggiunge un rumore eccessivo, dopo aver tentato la strada della conciliazione verbale è consigliabile rivolgersi all’amministratore di condominio, il quale conosce sia le regole generali che specifiche. Nel caso in cui anche questa strada non sia praticabile, si consiglia di contattare un avvocato per avviare le pratiche per la misurazione di decibel e delle emissioni