Ambiente lavorativo stressante, ti spetta il risarcimento in questi casi: novità legge italiana

È tutt’altro che raro trovarsi a operare in un ambiente lavorativo stressante, esistono però dei casi in cui la legge consente di ottenere un risarcimento, ecco quando.

Ognuno di noi è chiamato a svolgere un compito più o meno impegnativo nella sua professione, sia che si tratti di un ruolo prettamente fisico sia che richieda invece di stare in ufficio per ore, in entrambi i casi è ovviamente necessario essere precisi e responsabili. Non è detto però che tutto vada sempre nel modo migliore, spesso si è sottoposti a una pressione costante e in alcuni casi anche immotivata, che può arrivare a compromettere il rendimento e la salute di una persona, condizioni tipiche di un ambiente lavorativo stressante.

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Ambiente lavorativo stressante, ti spetta il risarcimento in questi casi: novità legge italiana – Salussolanews.it

Situazioni del genere sono purtroppo numerose e portano spesso a fenomeni di mobbing, ovvero una vera e propria sofferenza avvertita dal lavoratore, che può arrivare ad avere un malessere mentale e non solo. Decidere di lasciare quell’impiego non è però semplice per tutti, nonostante ci sia la consapevolezza di quello che sta accadendo, soprattutto se non si hanno certezze di trovare un’alternativa in tempi rapidi e si ha inevitabilmente bisogno dello stipendio. Ora, però, è possibile ottenere un risaricmento, anche se forse non tutti erano a conoscenza di questa opportunità.

Risarcimento per chi opera in un ambiente lavorativo stressante: ecco quando

Tutelare i diritti di tutti i lavoratori è importante, sia che risultino assunti, sia che siano liberi professionisti ma sono chiamati a svolgere un servizio presso una o più aziende. Questo vale non solo per quanto riguarda il rispetto degli orari o di ferie e malattie, ma anche nella modalità in cui si opera quotidianamente, non sempre serena come invece dovrebbe essere. Le segnalazioni di persone che riferiscono di operare in un ambiente lavorativo stressante sono purtroppo ancora numerose e non sempre ottengono un cambiamento effettivo, nonostante sia doveroso.

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Risarcimento per chi opera in un ambiente lavorativo stressante: ecco quando – salussolanews.it

Spesso, infatti, tanti imprenditori fanno leva sul bisogno di lavorare delle persone e fanno come se niente fosse, nonostante alcune rimostrante o l’intervento di sindacati e simili, chiamati a sostenere chi riceve un danno. Ora però fare qualcosa di tangibile per essere maggiormente rispettati e ritrovare la serenità in ambito professionale, ma anche personale, non è più così impossibile. A permetterlo è una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n.123, emessa il 4 gennaio 2025, destinata quindi a fare giurisprudenza e a fare da monito sia per i lavoratori sia per i datori di lavoro.

Tutto nasce da una causa intentata da un’avvocatessa impiegata presso l’Azienda Servizi Sociali di Bolzano, che ha denunciato condotte stressogene da parte del direttore generale dell’ente, che hanno poi portato a un danno biologico nei suoi confronti. I riscontri effettuati hanno permesso di individuare un’azione di straining, termine con cui si definisce “una forma attenuata di mobbing, nella quale non si riscontra il carattere della continuità delle azioni vessatorie”.

Un comportamento del genere non può essere considerato normale, anzi è stato ritenuto dai giudici meritevole di un risarcimento, secondo l’articolo 2087 C.C. perché possono influenzare l’equilibrio psico-fisico del dipendente, sono suscettibili di condurre ad una situazione di stress e depressione. La norma parla in maniera precisa dei casi in cui l’evento dannoso sia riconducibile “all’inadempimento di specifici obblighi legali o contrattuali” del datore di lavoro, “o al mancato rispetto dei principi generali di correttezza e buona fede” da parte del medesimo, di cui è ritenuto responsabile la persona stessa.

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Molti atteggiamenti dei datori di lavoro non saranno più tollerati – Salussolanews.it

È bene inoltre sottolineare un aspetto su cui i giudici hanno insistito relativo all’ambiente di lavoro stressante. Si parla infatti di ambiente di lavoro, non solo in riferimento al posto in cui viene svolta la prestazione, ci si riferisce in senso lato a tutto quello che circonda il lavoratore. È necessario che tutto questo rispetti l’integrita fisica e psicologica di ognuno, altrimenti vengono meno i diritti.

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