È andata di scena una maxi truffa con l’intelligenza artificiale che spaventa davvero tutti. Soprattutto perché si tratta di un qualcosa che si potrebbe reiterare nel tempo. Un utente è stato derubato di ben 18 mila euro ed andiamo a vedere come funziona questa frode.
L’intelligenza artificiale rappresenta a tutti gli effetti la nuova frontiera verso la quale stiamo viaggiando tutti. In maniera del tutto inevitabile ed evidente. Si tratta, infatti, di un qualcosa che nei prossimi anni ha il potenziale per stravolgere completamente le nostre esistenze e starà a noi poi scegliere che tipo di approccio avere. Imparare a conoscerla ed usarla per servircene oppure vederla come il nemico da sconfiggere, provando in questo modo ad evitare l’inevitabile. Come ogni tecnologia che facilita la vita, anche questa diventerà prima o poi dominante.

Conoscere bene una cosa significa anche provare ad anticiparne le mosse e ad evitare delle beffe che hanno del clamoroso. O, come nel caso in questione, delle truffe a tutti gli effetti, Nello specifico, andiamo a puntare i riflettori su una maxi truffa realizzata proprio con l’intelligenza artificiale, con un utente che è stato truffato di ben 18mila euro. Una cifra da capogiro. Andiamo a vedere nel dettaglio di che cosa si tratta e come fare per provare a difendersi nel caso in cui ci dovessimo trovare in una situazione di questo tipo.
Maxi truffa con Intelligenza artificiale: ecco che cosa è successo
L’episodio in questione è avvenuto a Treviso ed a raccontare la storia è il Corriere della Sera. Tutto nasce da una conoscenza nata su internet, con tanto di videochiamate, che è diventata presto a tutti gli effetti un nuovo caso di truffa romantica. L’uomo che è stato truffato ha conosciuto sui social una persona che si è presentata come Hamdan, secondogenito del principe di Dubai nonché erede al trono dopo la morte del fratello (informazioni vere).

Quest’ultimo ha detto di essere omosessuale e, per far sì che questo utente lo raggiungesse e fosse accolto a corte, doveva fare un dono a suo padre. La maxi truffa è iniziata con una richiesta di acquisto di una tunica del valore pari ad 800 euro ed è proseguita con altre richieste, come l’acquisto dalla royal card, necessaria per entrare a corte. La truffa ha avuto come mezzo anche delle videochiamate, con il presunto principe che parlava con scioltezza. E che di volta in volta convinceva il truffato a fare bonifici di importi sempre maggiori.
Improvvisamente è calato il silenzio e così l’uomo si è reso conto di essere caduto vittima di una truffa. In questo modo l’uomo ha sporto denuncia alla Procura di Treviso per indagare ed individuare il responsabile. Tutto ciò è stato possibile grazie a delle competenze informatiche dei truffatori fuori dal comune, con l’Intelligenza Artificiale usato come mezzo.