Pensi di soffrire della “sindrome dello yes-man” e cioè dici sempre “sì” a priori da quale sia la tua reale volontà? Male, molto male! Sto per insegnarti 3 tecniche potenti che miglioreranno la tua vita.
Ci sono delle persone che passano la loro vita a cercare di compiacere gli altri, nel tentativo di conquistarne l’amore e la stima. Altre, invece, hanno il costante timore di offendere coloro con cui hanno a che fare.

Entrambe queste categorie sono accomunate da una caratteristica precisa: non sanno dire “no”. Neppure quando ciò che gli viene proposto è, per loro, sbagliato o inopportuno. Spesso finiscono per farsi sfruttare perché sono sempre, terribilmente compiacenti.
Ti riconosci in questo ritratto? Vuoi imparare (finalmente) a dire di no? Ottimo. Da ex persona compiacente, sono pronta ad insegnarti delle tecniche per imparare a dire “no” e riprendere il controllo della tua vita.
3 tecniche potenti per imparare a dire no
Molti di noi associano il “no” al rifiuto personale. Come se dicendo “no” a una richiesta, stessimo dicendo “non mi importa di te”. Ma la verità è che dire “no” è spesso un atto di onestà e autenticità. Un piccolo trucco mentale: prova a sostituire nella tua mente il “sto rifiutando questa persona” con “sto scegliendo dove mettere la mia energia”.
Dire “no” a qualcosa di secondario significa dire “sì” a ciò che per te conta davvero, anche fosse semplicemente avere una serata di riposo. Questo cambio di prospettiva riduce automaticamente il senso di colpa. Perché ti ricorda che non puoi essere tutto per tutti, e va bene così.
Il modo in cui dici “no” fa tutta la differenza. Non serve scusarsi mille volte o giustificarsi in eccesso. Anzi, più ti giustifichi, più sembri insicuro e apri la porta a insistenze. Una formula semplice ed efficace è questa: “Ti ringrazio per aver pensato a me, ma devo dire di no stavolta. Voglio essere sincero con i miei impegni”.

Chiunque abbia un minimo di empatia capirà. E se non lo fa, probabilmente non è un tuo problema. Quando ho iniziato a usare questo tipo di risposta, ho notato che la gente mi rispettava di più, non di meno. Perché la coerenza con se stessi si percepisce.
Come ogni abilità, anche dire “no” si allena. Se ti sembra troppo difficile partire da situazioni importanti (un invito di un amico, una richiesta del capo), comincia con piccoli rifiuti: dire “no” al bis a tavola, a una notifica non urgente, a un favore che puoi rimandare.
Ogni “no” è un mattoncino nella costruzione della tua autonomia. E più lo fai, più diventa naturale. Io ho iniziato da cose banali — come rispondere “non adesso” ai messaggi fuori orario — e piano piano ho trovato la voce anche nei contesti più complessi. È una libertà che non baratterei con nulla e spero che anche tu possa conquistarla, un giorno.