Nonostante la crisi economica e i livelli di occupazione stabile poco solidi i giovani italiani immaginano ancora un futuro con coniuge e figli, ma non solo, ne immaginano e ne sognano anche i nomi
L’Italia non è un Paese per giovani. Sembra un’affermazione forte, triste, vuota di speranza e di futuro. Ma è un dato oggettivo. Lo testimoniano i più recenti dati sulla natalità. Tasso di natalità che rappresenta il fattore fondamentale del futuro sociale ed economico di un territorio.
E i dati, quelli ufficiali Istat peraltro, sono davvero chiari. Nel 2024 in Italia sono nati circa 370.000 figli di residenti. Una diminuzione del 2,6% rispetto al dato del 2023.
Ma non solo se facciamo un rapporto tra i nati nel 2024 e i dati nel 2008 il dato è frustrante. La discesa è clamorosa perché si passa da 577.000 ad appunto 370.00. Un calo di un terzo. Questo dato, inoltre, attesta l’Italia al 6,3 per mille del tasso di natalità uno dei più bassi in assoluto di tutta Europa.
Un dato che consegna l’Italia ad un bassissimo tasso di fertilità. 1,18 figli per donna, un dato ancora più basso dell’1,19 del 1995 l’anno in cui il rapporto tra possibili nascite e nascite effettive era più basso.
Eppure, a dispetto del basso tasso di natalità, gli italiani continuano a sognare di fare figli e nel sognare di avere tra le proprie braccia un erede immaginano in parallelo quasi sono i nomi migliori da imporre
Nomi per i figli, quali sono i migliori
E qui veniamo al tema del nostro ragionamento. Ma quali sono i nomi migliori per i propri figli? Quali sono i metodi migliori per sceglierli? In soccorso a queste domande arriva un recente studio della Hebrew University of Jerusalem.
Uno studio per molti versi sorprendente ma decisamente efficace. Lo studio utilizzato una serie di parametri oggettivi ha indicato quali sono i nomi più armoniosi ed attraenti. Vediamoli insieme.
Partiamo dai migliori per ogni sesso, per le bambine è Sophia o in alternativa Sofia. Un nome che emerge per ritmo, eleganza e diffusione. Per non essendo tradizionale è molto diffuso anche in Italia.
Per i bambini sono molto quotati Leo e Matthew, nomi che in Italia sono traslabili direttamente o con l’accezione italofona di Mattia e Matteo.
Tutti nomi che possono essere regolarmente utilizzati e che superano senza ostacoli la tagliola della cosiddetta legge sui nomi. Una norma regolamentata dal “Regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile” numero 396 del 3 novembre 2000.
Un regolamento dove vengono posti limiti, divieti e sanzioni per la scelta del nome del proprio erede. Un regolamento resosi necessario per il proliferare di omonimie, nomi ridicoli e corrispondenza di sesso
