Il Lago della Vecchia e le sue leggende: un posto magico nel Biellese

Situato in Valle Cervo, nel Biellese, il lago della Vecchia è avvolto da diverse leggende, legate alla sua storia e al suo aspetto suggestivo.

Il lago della Vecchia si trova in Valle Cervo e sorge sotto le pareti del Monte Cresto. Di origine glaciale, è un bacino lacustre di piccole dimensioni, che si distingue per essere uno dei più pescosi della provincia di Biella. Circondato da boschi e pascoli, è una meta ideale per passeggiate ed escursioni, grazie ai suoi sentieri. Il suo nome deriva dalle tante leggende che lo avvolgono, legate alla sua storia e all’ambiente suggestivo che caratterizza la meta.

Uomo con zaino
Il Lago della Vecchia e le sue leggende: un posto magico nel Biellese – salussolanews.it

Dal comune di Piedicavallo è possibile raggiungere il lago della Vecchia percorrendo un itinerario che passa per un’agevole mulattiera, costruita alla fine dell’800 per volere di Federico Rosazza con l’obiettivo di creare un collegamento tra Valle Cervo e Valle di Gressoney (in Valle d’Aosta). Il sentiero si snoda anche per Colle della Vecchia e, a 10 minuti dal lago, si trova il Rifugio della Vecchia in cui poter assaporare la cucina locale, dedicarsi a diverse attività e pernottare.

La durata del percorso è di due ore e, una volta arrivati al lago della Vecchia, ci si potrà rilassare in un ambiente tranquillo, dove a dominare è il paesaggio alpino con montagne circostanti, boschi di faggi e pascoli, in cui ammirare meravigliosi scorci. A rendere l’atmosfera ancora più magica, ci pensano le leggende che ruotano attorno al lago: scopriamole insieme.

Lago della Vecchia, una meta dall’atmosfera suggestiva ricca di leggende

La prima leggenda legata al lago della Vecchia risale all’epoca celtica e vede per protagonista una giovane ragazza e il suo amato, un guerriero, scomparso nel giorno del loro matrimonio. Dopo aver scoperto che quest’ultimo era stato trovato morto in un bosco, la giovane decise di seppellire il suo corpo sul fondale del lago, per poi trascorrere lì il resto della sua vita, così da vegliare sul suo amato.

Biella
Lago della Vecchia, una meta dall’atmosfera suggestiva ricca di leggende – salussolanews.it

Da anziana, iniziò ad essere vista come una maga dagli altri abitanti del posto, alla quale rivolgersi per i medicamenti. In seguito alla sua morte, anche lei è stata sepolta in fondo al lago: il suo spirto e quello del guerriero, in questo modo, si sarebbero potuti incontrare nuovamente.

Un’altra leggenda simile è ambientata nel periodo della dominazione romana. La protagonista, qui, è la vedova di un re che, dopo la morte del marito, si mise in cerca di un posto adatto alla sua sepoltura tra le Alpi Biellesi.

La donna scelse proprio il lago, dove venne immersa la cassa in cui riposava il re, e si stabilì in una grotta per vegliare sul marito nutrendosi solamente di ciò che trovava in natura: frutti selvatici, erbe e latte di capra. Gli abitanti la consideravano una maga e lei stessa guarì un giovane malato con le erbe alpine. La vedova, idolatrata dalla gente del posto, venne sepolta nel lago in seguito alla morte.

Tutte le leggende intorno al lago della Vecchia

Proseguendo, c’è una leggenda risalente al ‘600. Ambientata a Rosazza, racconta di una giovane che – dopo aver aspettato per anni il ritorno del suo promesso sposo dalla guerra – decise di convolare a nozze con un altro ragazzo, ricco e affascinante, proveniente da Torino.

Lago della Vecchia
Tutte le leggende intorno al lago della Vecchia – salussolanews.it

Il giorno del matrimonio, tuttavia, il promesso sposo fece ritorno presentandosi in chiesa con indosso un mantello nero. La giovane, in preda al senso di colpa, scappò dalla cerimonia e iniziò a vagare tra le alpi fino alla sua morte, avvenuta sulle sponde del lago: oggi la sua anima continua a vegliare sulla località.

Infine abbiamo la leggenda più famosa, quella della vecchia e l’orso. Narra di una giovane donna rimasta vedova in seguito alla morte del suo sposo. La fanciulla decise di continuare a vivere in solitudine sulle rive del lago. Qui conobbe un orso, con il quale strinse amicizia. Nemmeno dopo la sua morte la donna smise di sorvegliare il lago, insieme al suo fedele compagno.

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