Nessuno conosce la leggenda del Lago Scuro: si tratta di una storia raccontata nel corso degli anni dagli anziani di Voltaggio, un comune con solo 700 abitanti.
Siamo in Piemonte, in provincia di Alessandra e la leggenda del Lago Scuro è troppo romantica per non raccontarla. Una storia d’amore finita male, proprio come quella ben più nota degli amanti di Verona Romeo e Giulietta.

Voltaggio è un piccolo borgo montano vicino al confine con la Liguria. Ha una bellissima chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta e SS Nazario e Celso che domina la piazza del Comune e un ponte romano molto caratteristico. Volteggio è un vero e proprio tesoro della nostra penisola, poco conosciuto ma che può regalare interessanti sorprese.
Il borgo è protagonista di una leggenda affascinate che parla del Lago Scuro, un lago che si trovava poco fuori dall’abitato scomparso a causa degli scavi per la cava Cementir. Gli anziani del paese hanno tramandato questa leggenda che conferisce a Voltaggio un aspetto ancora più romantico e misterioso. Il racconto è pieno di suggestione sentimentale e ha come protagonisti due innamorati che per nulla hanno conosciuto la felicità.
Raccontiamo la leggenda del Lago Scuro di Voltaggio
Un paese romantico come Voltaggio non poteva che celare una leggenda con protagonisti due innamorati infelici. Leggenda che nasce in relazione alla sparizione del Lago Scuro che si trovava sulla via per il Passo della Bocchetta. Un amore ostacolato in mille modi, ma se nella vita proprio l’amore non ha trionfato lo farà nella morte.

Si narra che oltre duecento anni fa due giovani si siano innamorati per un colpo di fulmine. Lei era una ragazza dolce e devota, veniva da una famiglia benestante e il padre l’aveva promessa in sposa ad un uomo più anziano. Lui era bellissimo, affascinante ma povero e, dunque, non aveva speranze di poter sposare la sua innamorata. Non aveva nulla da offrirle, nemmeno la possibilità di fuggire lontano.
Riuscirono ad incontrarsi clandestinamente solo pochi mesi, quando la notte calava e il buio diventava loro alleato per nasconderli mentre vivevano momenti felici ma sempre turbati dalla realtà e dall’impossibilità di una vita insieme. Sorrisi, baci e lacrime mentre le nozze della ragazza erano sempre più vicine. Insopportabile l’idea di separarsi, fu così che decisero di porre fine alle loro vite gettandosi nello scuro specchio d’acqua che spesso faceva da sfondo agli incontri clandestini.
La loro storia rattristò il cielo che pianse lacrime di stelle. Ma quando c’è il plenilunio si intravedono le forme evanescenti dei due giovani che sorgono dal buio per splendere, prendersi per mano e salire fino a sparire oltre la montagna. Una leggenda toccante che venne citata da Boccalari nel 1936 all’interno del testo su Voltaggio.