Accumulare risparmi significa riuscire a non andare nel panico dinanzi ad una spesa improvvisa. Di che cifra sul conto corrente parliamo?
Non è nostra intenzione decantare la semplicità della vita per chi ha migliaia e migliaia se non centinaia di migliaia di euro sul conto corrente. Vogliamo quantificare una cifra ragionevole che si può realmente raggiungere anche se con qualche sacrificio per costruirsi un cuscinetto a cui attingere in caso di necessità.

Lo stile di vita a cui si è abituati varia notevolmente la risposta al dilemma “con quanti soldi sul conto si possono vivere senza troppe ansie le spese impreviste”. Il conto dipende dalle spese mensili fisse, dal reddito, dagli agi a cui non si rinuncia e da tante altre piccole variabili che sommate fanno la differenza. Non potendo stabilire una cifra per tutti, dunque, facciamo conoscere la regola del pollice.
Prevede di lasciare una riserva di liquidità nel conto corrente equivalente a tre/sei mesi delle spese vive. Per esempio se tra affitto/mutuo, spesa alimentare, bollette e stile di vita in generale si spendono 1.000 euro al mese allora sarebbe consigliabile tenere sul conto tra 3 mila e 6 mila euro. I risparmi aggiuntivi si possono investire per farli fruttare ed evitare che perdano potere d’acquisto.
La regola del pollice e la liquidità sul conto
La liquidità sul conto permette di affrontare spese impreviste senza toccare l’entrata del mese. Si attinge ad un piccolo cuscinetto accumulato nel tempo proprio per vivere con maggiore serenità. Sappiamo bene che improvvisamente potrebbe accadere tra capo e collo un imprevisto come potrebbe essere il frigorifero che si rompe. Si tratterebbe di uscire centinaia di euro che ridurrebbero notevolmente il budget mensile impensierendo la famiglia.

Ecco perché dovrebbe essere una priorità mettere da parte dei risparmi anche accettando qualche rinuncia. La regola del pollice dà un’idea di quale somma dovrebbe esserci sul conto in base alle spese fisse mensili mentre altre strategie danno suggerimenti su come risparmiare senza troppe difficoltà. Conoscete, ad esempio, il trucco delle 100 buste bianche? Prendete 100 buste da lettera, numeratele da 1 a 100 e mischiatele.
Stabilite poi ogni quanti giorni estrarre una busta e inserirvi dentro il corrispettivo in euro del numero. In base alle disponibilità si può procedere una volta a settimana oppure due volte a settimana oppure due volte al mese. Senza farci tanto caso – ci saranno giorni in cui basteranno 2 euro, altri in cui l’accantonamento sarà più oneroso – si metterà da parte una cifra molto interessante. Attenzione, però, a versarla sul conto corrente. I versamenti sono oggetto di controlli fiscali.