Continuano le ricerche della 51enne Mara Favro. Nel boschi vicino Gravere i Vigili del Fuoco hanno trovato un reggiseno e degli occhiali.
C’è riserbo sulla scoperta da parte degli investigatori ma questo ritrovamento potrebbe aprire una nuova pista per ritrovare Mara Favro. La donna di 51 anni è scomparsa la mattina dell’8 marzo 2024. A distanza di quasi un anno forse i familiari avranno delle risposte.

Dalle ore 8.00 dell’8 marzo 2024 il telefonino di Mara Favro risulta irraggiungibile. La procura sta indagando per omicidio e occultamento di cadavere ma a distanza di quasi un anno ancora non ci sono certezze. O almeno non ce n’erano fino a pochi giorni fa. Nei boschi di Gravere sono stati ritrovati un reggiseno logoro, un paio di occhiali da sole simili a quelli indossati dalla 51enne e delle ossa umane. Un ritrovamento che potrebbe portare gli inquirenti verso nuove piste o calcare quelle seguite in tutti questi mesi.
Le indagini si sono da subito concentrate nei boschi di Gravere, dietro il depuratore del paese e dinanzi ad un precipizio sulla Dora Riparia. Questo luogo isolato si trova a metà strada tra la pizzeria di Chiomonte – locale in cui Mara lavorava come cameriera – e la sua casa. Cinque chilometri tra la pizzeria e il luogo del ritrovamento. Proprio il proprietario del locale Vincenzo Milione e l’ex pizzaiolo Cosimo Esposito sono ad oggi indagati per l’omicidio di Mara Favro.
Esami del DNA sulle ossa umane ritrovate nei boschi
Il 21 febbraio 2025 una possibile svolta nel caso della scomparsa di Mara Favro. La zona dei boschi di Gravere è stata perlustrata ripetutamente dai Vigili del Fuoco e dai Carabinieri perché l’ultima che ha agganciato il cellulare della vittima. Dopo tante ricerche sono state trovati dei resti umani. Grazie all’esame del DNA si saprà se appartengono alla cameriera 51enne. Altri recuperi, un paio di occhiali da sole e un reggiseno impigliato tra i rami di un albero, potrebbero confermare che Mara si trovata in quel luogo isolato prima della scomparsa.

Perché si fosse recata in quei boschi rimane un mistero. L’ipotesi più attendibile è che non si sia recata da sola ma un’altra persona l’abbia portata lì per nascondere il corpo dopo averla uccisa. L’auto della donna, infatti, era guasta quell’8 marzo 2024 e parcheggiata sotto casa. Ma ci sono altri misteri da chiarire come i messaggi e le foto risalenti alla notte tra il 7 e l’8 marzo inviati al gruppo classe della figlia o la nuova foto profilo di WhatsApp cambiata dopo la denuncia della scomparsa della donna. Niente selfie o foto della bambina ma una fenice. Quale sarà la spiegazione?