Questo esemplare canta con il proprio stile la miglior canzone d’amore, impara da un professionista!
Quanti hanno dichiarato il proprio amore alla compagna con una canzone? Le serenate sono un “must” in termini di romanticismo, ma la miglior canzone d’amore la canta un esemplare spesso… demonizzato!

È bene sapere che l’esemplare che canta la miglior canzone d’amore, è spesso odiato da genere umano. Non è solo la nostra specie a cantar i sentimenti, ma siamo comunque pochi a farlo, nonostante il corteggiamento sia una pratica nota in natura. Lo fanno rane, insetti e uccelli, ma non tutti i mammiferi cantano.
Tra i più noti ci sono i pipistrelli, balene e noi, ma c’è un altro esemplare che nessuno avrebbe immaginato. Lui attrae la femmina con un richiamo unico nel suo genere: anche perché ognuno ha il suo stile!
Le femmine ricevono il corteggiamento, nello specifico questa razza preferisce il canto di esemplari con cui non sono cresciute insieme. Analisi trapelata dai numerosi esperimenti svolti.
Se la femmina di questi animali è cresciuta con specifici topi maschio, di certo loro… non verranno scelti! Forse li si considera al pari di fratelli o è il desiderio di esplorare oltre il proprio nucleo familiare? È una caratteristica curiosa, ma c’è una spiegazione unica.
L’esemplare che canta la miglior canzone d’amore, lo dice la scienza
La femmina di questo esemplare sceglie il maschio che canta la miglior canzone d’amore, in quello che emette il suono più diverso possibile da quello sentito durante l’infanzia. Se per esempio dovesse sentire il canto di un fratellino biologico da cui è stata separata alla nascita, per assurdo sarà attratta da lui perché “diverso” dal suono sempre sentito, magari era quello di un altro esemplare cresciuto come fratello anche se biologicamente non lo è.

Questo esemplare canta in presenza della femmina o dei suoi feromoni, quindi ci vuole uno stimolo forte. Deve percepire la presenza della fertilità. Altra occasione in cui cantano è quando da cuccioli richiamano la mamma. Insomma, l’uomo fa sempre riferimento alla donna… e anche in questo caso lo fa con i suoi preziosi ultrasuoni!
Ciò anche se si tratta di un esemplare cucciolo che non ha le stesse caratteristiche “sintattiche” di uno adulto. Le emissioni vocali dell’uomo vanno dagli 80 ai 1500 Hz, cioè cantiamo a frequenze mille volte più basse di questo esserino piccino. Nonostante ciò, per noi è impossibile sentirli, perché l’uomo non può oltre i 20kHz.
Si tratterebbe di un canto con sillabe che tendono a comporsi quasi come “parole” per le sequenze che ripetono regolarmente. Ognuno ha poi il suo stile, con frasi che ripete di più rispetto le altre, ma non finisce qui. Perché a determinare come canterà, lo dicono i geni.
Infatti, non è come per gli uccelli che lo “apprendono” dai genitori. Per i… topi è naturale cantare come il padre biologico, rispetto che quello adottivo! Più di una prova del DNA…