Il segreto per vivere bene? Avere segreti. La scienza lo conferma

Durante una lunga intervista, lo psicologo ci spiega come mantenere un segreto possa, inconsciamente, diventare fonte di benessere psicologico.

Chi non ha almeno un segreto, scagli la prima pietra: è impossibile, e per certi versi intrinseco nella natura umana. Tutti noi abbiamo un segreto, almeno uno che non abbiamo mai rivelato a nessuno, o a pochi intimi. Il fatto è che viviamo in un’epoca in cui i social sembrano volerci esposti, dove tutto deve sempre stare sotto i riflettori. Ma alla fine sappiamo che non è così.

Uomo che fa silenzio con il dito
Il segreto per vivere bene? Avere segreti. La scienza lo conferma – salussolanews.it

Ci sono segreti che nascondiamo per vergogna o senso di inadeguatezza – magari un insuccesso, una sconfitta, o un atteggiamento di cui non andiamo fieri. Quelli li teniamo spesso nascosti persino a noi stessi, anche se parlarne, talvolta, sarebbe la vera cura.

Poi ci sono i segreti belli. Quelli che non fanno male a nessuno, ma che ci fanno stare bene e contribuiscono a rafforzare il nostro ‘Io’, oltre a preservare il benessere psicofisico. Ed è proprio intorno a questa teoria che ruota uno studio davvero curioso, che per una volta sfata il mito del segreto visto come qualcosa di negativo o inevitabilmente legato alla bugia.

Il potere di un segreto

Lo psicologo che più di tutti ha dato voce a questa nuova prospettiva è Michael Slepian, docente alla Columbia University e autore del saggio The Secret Life of Secrets. Intervistato da D. Repubblica, Slepian ha spiegato che custodire un segreto – almeno quando non è carico di vergogna o colpa – può generare energia positiva, rafforzare l’identità e migliorare il benessere mentale.

Ragazza riflessiva davanti alla finestra
Il potere di un segreto – salussolanews.it

Secondo i suoi dati, il 97% delle persone ha almeno un segreto, e in media ognuno ne tiene per sé circa 13. Alcuni sono piccoli, altri più importanti. Ma ciò che li accomuna è il potere emotivo che racchiudono. “I segreti positivi – spiega – ci danno la possibilità di assaporare un momento prima che accada. È un modo per prolungarne la gioi”.

Può trattarsi di una promozione lavorativa che non si annuncia subito, perché si vuole aspettare il momento giusto. O di una gravidanza che si custodisce nelle prime settimane, in attesa di comunicarla nel modo più emozionante. Ma anche cose più piccole: un regalo che si ha già in mente, una sorpresa organizzata per qualcuno, o persino una passione che non si condivide con nessuno, come guardare le soap opera di notte o scrivere poesie nel blocco note del telefono.

E proprio nei ragazzi adolescenti il segreto gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo del sé. Avere qualcosa di solo proprio, innocuo ma intimo (sia chiaro), aiuta a staccarsi dalle figure genitoriali e iniziare a definirsi come individui autonomi.

Insomma, non è solo la condivisione a generare gioia: anche una piccola confidenza con sé stessi può diventare un vero toccasana. Un segreto positivo, custodito nel silenzio della propria mente, può darci energia, equilibrio e persino felicità. E alla prossima volta che qualcuno ci chiederà: “Perché non me l’hai detto?”, potremmo rispondere con semplicità: “Perché volevo stare meglio con me stesso”.

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