Nel castello di Verrone è possibile fare un’esperienza assolutamente fuori dall’ordinario: ecco di cosa si tratta.
Il Biellese offre diversi luoghi d’interesse da visitare, insieme ad un paesaggio ricco di panorami suggestivi. Nel comune di Verrone si trova il castello costituito da un complesso di edifici di origine medievale, la cui storia per molto tempo è stata strettamente legata alla famiglia dei Vialardi, che lo ha posseduto fino al 1835. Oggi al suo interno è possibile immergersi in un’esperienza fuori dall’ordinario, ideale per una giornata fuori porta.

Le prime testimonianze dell’esistenza del castello di Verrone risalgono all’XI e XII secolo. Nato come struttura difensiva, è stato trasformato in un complesso quadrangolare con corte centrale in seguito agli interventi di modifica delle fortificazioni preesistenti. Il torrione situato a sud-ovest rappresenta la parte più antica del castello; mentre sul lato occidentale è presente la Rocca, un lungo edificio sovrastato da un torretta di guardia.
A nord-ovest della corte si trova un edificio caratterizzato da tracce di merlatura a coda di rondine; infine, a nord-est, sono visibili i danneggiamenti subiti dal complesso nell’800 per via dei lavori per la costruzione di una scuola materna. La corte ospita una cappella seicentesca, all’interno della quale sono custoditi affreschi raffiguranti l’Assunzione della Vergine. Un altro edificio religioso sorge nel giardino.
Un’esperienza unica nel Castello di Verrone: cos’è il Falseum
Oggi una parte del castello di Verrone continua ad essere abitata, mentre un’altra è adibita ad uffici pubblici. Dal 2015 nel complesso ha sede anche Falseum, il “Museo del Falso e dell’Inganno”, che offre ai visitatori un’esperienza immersiva all’interno di un percorso composto da diverse sale tematiche.

Il progetto Falseum è nato nel 2009, prendendo ispirazione dal libro Sarà vero di Errico Buonanno. Il museo punta i riflettori sul tema del falso nelle sue svariate sfaccettature, analizzandone l’influenza e la capacità di cambiare il corso della storia umana, sia in senso positivo (portando, per esempio, a nuove scoperte geografiche) che negativo (diventando un pretesto per guerre e stermini).
Il percorso multimediale vuole fornire ai visitatori gli strumenti utili per potersi difendere in un’epoca in cui siamo sommersi dalle informazioni, con il rischio continuo di ritrovarci davanti a fake news. Falseum propone una riflessione che invita ad adottare una visione critica nel nostro approccio con il mondo che ci circonda.
Sono sette le sale che compongono il Museo del Falso e ciascuna è incentrata su un tema specifico: il Regno del Falso (sala 3); il Falso Scientifico (sala 5); la Fabbrica del Falso (sala 6); la Voce che corre (sala 8); la Torretta (sala 9); il Falso Fotografico e Giornalistico (sala 10) e il Gran Finale (sala 11). A queste si aggiunge l’aula didattica (sala 12). Si precisa che i numeri sono stati volutamente sfalsati, sottolineando l’atmosfera surreale del museo.