Alica Castello è un comune della provincia di Vercelli dalle origini molto antiche. Ecco quali attività offre il territorio.
Nella provincia di Vercelli, nei pressi del lago di Viverone, sorge il comune di Alice Castello. Il paese si trova su una zona pianeggiante ed è circondato da colline, con le Alpi che fanno da sfondo. Qui si respira un’atmosfera rurale e pacifica, in un territorio che conserva antichi resti medievali, con diversi luoghi d’interesse che meritano di essere visitati.

Il nome Alice Castello deriva, con ogni probabilità, dal latino Allicus. Nel corso dei secoli si sono susseguite alcune variazioni: il paese è passato dal chiamarsi semplicemente Alice ad Alice Vercellese e Alice Inferiore (per distinguerlo dal municipio di Alice Superiore, parte del comune di Val di Chy). La storia del borgo è antica e risale al Medioevo.
All’epoca, Alice Castello era di proprietà del vescovo di Vercelli. Successivamente ha avuto inizio il dominio dei vescovi di Ivrea che, nel 1041, hanno donato il paese all’Abbazia eporediese di Santo Stefano. Ancora oggi, il comune è caratterizzato da un’architettura medievale, visibile nelle mura delle case formate da ciottoli a spina di pesce, in cui solitamente un battente arriva a terra mentre l’altro è più corto in quanto veniva usato come sportello delle botteghe.
Cosa fare ad Alice Castello: luoghi di interesse e attività
In passato Alice Castello ha avuto un ruolo importante come snodo di passaggio: i ritrovamenti – avvenuti nel 1893 e 1991 – di alcune tombe di guerrieri risalenti all’epoca longobarda ne sono la prova. Attraversato dalla via delle Gallie, il borgo deve il suo nome alla presenza di un castello che, secondo le fonti, era stato eretto già negli anni del Medioevo in una posizione strategica. Il paese si sarebbe sviluppato intorno ad esso.

Si tratta dell’edificio più antico non religioso sul territorio. Menzionato per la prima volta in un documento del 963, durante il XII secolo è appartenuto alla famiglia Cavaglià. Dopo una serie di passaggi di proprietà e numerosi interventi di rimaneggiamento, della struttura originale ormai rimangono solamente i resti: una parte delle mura e l’arco di ingresso.
Oltre al castello – integrato al nome del borgo nel 1892 -, tra i principali luoghi d’interesse segnaliamo la Chiesa parrocchiale dedicata a San Nicolao, costruita tra il 1745 e il 1767 in sostituzione di un edificio più antico, e la Chiesa di San Germano dell’Arborata, la cui esistenza è testimoniata sin dal Medioevo. Per i visitatori e i residenti, infine, non mancano eventi, sagre, iniziative e concerti organizzati dalla Pro Loco come la Festa di San Luigi, il patrono dei giovani.