Una settimana immersiva nei segreti della Sindone: Torino apre le porte ai visitatori di tutto il mondo con una rappresentazione suggestiva.
A Torino sta succedendo qualcosa che non si era mai visto prima. No, non si tratta di un’ostensione classica, né di una celebrazione religiosa come le altre. Qui la Sindone – quel lenzuolo misterioso che da secoli divide, commuove e affascina – si mostra in un modo completamente diverso.

Dal 28 aprile, nel cuore della città, la si potrà osservare da vicino. Ma non in teca. Non in silenzio. Stavolta sarà il pubblico a muoversi attorno a lei, a toccarne (virtualmente) i dettagli, a leggerla in un modo nuovo. Così nuovo che da tutta Italia stanno arrivando prenotazioni a raffica.
Un evento che unisce fede, storia e innovazione, così da trasformare uno dei simboli più forti del cristianesimo in un’esperienza immersiva. Specialmente dopo l’addio al Santo Padre, le prenotazioni stanno raggiungendo numeri importanti, tra numerosi fedeli e chi ha voglia di fare un salto – anche per la prima volta – nella fede.
Avvolti, l’esperienza che rende la Sindone viva
Dal 28 aprile al 5 maggio, Torino accoglie un evento che riesce nell’impresa di avvicinare tradizione e innovazione senza tradirne l’essenza. Si chiama Avvolti, e non è una semplice mostra né un’ostensione solenne, bensì un’esperienza immersiva pensata per farci guardare la Sindone con occhi nuovi. Non da lontano, non dietro una teca, ma attraverso un percorso che coinvolge, accompagna e – in un certo senso – tocca.

Nel cuore di Piazza Castello sorgerà una grande tenda, al cui interno prenderà vita il ‘tavolo della Sindone’, un’installazione progettata nei minimi dettagli per offrire ai visitatori qualcosa che finora era impossibile: interagire con l’immagine a grandezza naturale del Sacro Lenzuolo.
Il merito è di un software sofisticato sviluppato da Reply – società torinese specializzata in innovazione tecnologica – che permetterà di zoomare su ogni parte del Telo, esplorarne i particolari invisibili a occhio nudo e seguire il racconto narrato di ogni segno, ogni traccia, ogni ferita.
Dietro Avvolti c’è un lavoro preciso, fatto di nomi, competenze e tanta passione. A guidare il progetto è la Commissione diocesana per la Sindone – con Bruno Barberis, Marco Bonatti e Gian Maria Zaccone – insieme ad Alessandra Giani di Eventum, l’agenzia che ha curato la realizzazione della tenda.
In questi giorni, a ridosso dell’apertura del 28 aprile, in Piazza Castello si lavora agli ultimi dettagli, con il tavolo interattivo pronto a diventare il cuore pulsante dell’esperienza, tra immagini, suoni e particolari invisibili a occhio nudo.
La cosa che ha colpito è il fatto che Avvolti parla con un linguaggio nuovo, accessibile e profondo. Per questo sta attirando fedeli, appassionati di storia, curiosi e viaggiatori. Le prenotazioni, tramite il sito prenotazioni.avvolti.org, stanno arrivando da tutta Italia.