Nei giorni scorsi è stato segnalato il maxi richiamo di alcuni lotti di fette biscottate: il motivo del provvedimento e tutti i marchi interessati.
È scattato, in questi giorni per rischio chimico, un maxi richiamo di fette biscottate. A segnalare il provvedimento, con quattro distinti avvisi pubblicati nell’apposita sezione del proprio sito internet, è stato il Ministero della Salute.

Sono diversi i marchi ed i lotti coinvolti nel richiamo alimentare, ma il motivo è il medesimo: dai controlli sui prodotti è emerso che la farina utilizzata per la produzione delle fette biscottate conteneva un valore di micotossine oltre i limiti consentiti dalla legge. È stato, dunque, raccomandato a chiunque avesse già acquistato una delle confezioni appartenenti ai lotti interessati di non consumare il prodotto, ma di restituirlo al punto vendita.
Fette biscottate, richiamati diversi lotti: micotossine oltre i limiti consentiti
Quattro distinti avvisi sono stati pubblicati, nei giorni scorsi, sul sito del Ministero della Salute per avvisare i consumatori in merito al richiamo di alcuni lotti di fette biscottate per rischio chimico. Nello specifico, durante i controlli sui prodotti, è emersa la possibile presenza di deossinivalenolo oltre i limiti consentiti nella farina integrale di grano tenero.

Le fette biscottate integrali interessate sono state tutte prodotte dall’azienda DPG Srl all’interno dello stabilimento in via Chieri 95 ad Andezeno, comune in provincia di Torino. Come abbiamo già anticipato, i marchi ed i lotti sono diversi, riportiamo di seguito l’elenco completo dei lotti coinvolti nel provvedimento:
- Fette biscottate con farina integrale-ritagli vendute in confezioni da 1 Kg a marchio La frumenteria, lotti richiamati: numero 12E25 con data di scadenza maggio 2026; numeri 16D25, 17D25 e 30D25 (scadenza aprile 2026);
- Fette biscottate ritagli integrali ricchi in proteine vendute in confezioni da 1 Kg a marchio La frumenteria, lotto richiamato: numero 14E25 con scadenza maggio 2026;
- Fette biscottate sottili con farina integrale e olio di semi di girasole altoleico vendute in confezioni da 120 grammi a marchio Coop, lotti richiamati: numeri 16D25 e 17D25 con scadenza fissata ad aprile 2026.
In tutti i casi, come si legge nei vari avvisi pubblicati dal Ministero della Salute, la raccomandazione per coloro i quali fossero in possesso di una delle confezioni appartenenti ai lotti interessati dal provvedimento è quella di non consumare i prodotti, ma di provvedere alla restituzione presso il punto vendita dove è avvenuto l’acquisto. Qui, gli addetti procederanno con la sostituzione o il rimborso senza la necessità di presentare lo scontrino fiscale.