Rischio Listeria, formaggio ritirato dal mercato: “Non consumatelo”

L’azienda casearia lancia una nuova allerta alimentare per la possibile presenza di Listeria monocytogenes: il formaggio da non consumare.

Non è la prima volta e purtroppo non sarà nemmeno l’ultima. Quando si parla di formaggi, la Listeria torna ciclicamente a far tremare scaffali e frigoriferi, mettendo in allerta consumatori e supermercati. Stavolta l’allarme arriva direttamente dall’azienda produttrice, che ha segnalato la possibile presenza del batterio in un lotto specifico, già ritirato dal mercato. Ma il punto è che molti potrebbero averlo già acquistato, magari già messo in frigo, in attesa della prossima cena.

Banco formaggi e scritta "richiamo alimentare"
Rischio Listeria, formaggio ritirato dal mercato: “Non consumatelo” – salussolanews.it

Ed è proprio per questo che, se lo si ha in casa, non va consumato. La Listeria monocytogenes è un batterio resistente, che può proliferare anche a basse temperature e provocare conseguenze serie, soprattutto in soggetti fragili come donne in gravidanza, anziani e persone immunodepresse. Una contaminazione invisibile ma potenzialmente molto pericolosa.

Vediamo subito qual è il formaggio coinvolto, come riconoscerlo e cosa fare se ci ritroviamo quel prodotto in casa. Perché in questi casi, meglio non rischiare.

Il formaggio coinvolto: marca, lotto e perché il richiamo è arrivato in ritardo

Parliamo di un formaggio stagionato, venduto in forma sfusa all’interno di vasche da circa 850 grammi. Non si tratta di un prodotto qualsiasi. È uno di quei formaggi cremosi e saporiti che spesso finiscono in tavola accompagnati da pane, miele o marmellate. Particolarmente apprezzato per la consistenza morbida e il gusto deciso, è anche il tipo di prodotto che, per caratteristiche e modalità di conservazione, può rientrare tra quelli più esposti al rischio Listeria.

Formaggini sfusi Agrel Arnoldi
Il formaggio coinvolto: marca, lotto e perché il richiamo è arrivato in ritardo (credit: Ministero della Salute) – salussolanews.it

Il formaggio in questione si chiama Agrél, è a marchio Arnoldi ed è stato prodotto dalla Casearia Arnoldi Valtaleggio Srl, nello stabilimento di via Piazze 156 a Taleggio, in provincia di Bergamo (marchio CE IT 03 272).

Il lotto interessato dal richiamo è il 520020, con data di scadenza 12 giugno 2025. lo si può trovare nei supermercati, gastronomie e formaggerie che trattano prodotti freschi e a marchio Arnoldi. La segnalazione è partita dall’azienda dopo aver rilevato la possibile presenza di Listeria monocytogenes, un batterio che – come sappiamo – può diventare molto pericoloso.

Il vero problema, però, è il tempismo. Il richiamo è stato emesso il 30 maggio, ma il Ministero della Salute lo ha pubblicato solo il 9 giugno, a ridosso della scadenza. Un ritardo di oltre dieci giorni che lascia spazio a dubbi e rischi concreti. Il formaggio potrebbe infatti essere già stato acquistato e riposto in frigo da chi, ignaro di tutto, lo ha portato a casa. Ecco perché, in via cautelativa, non va assolutamente consumato.

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