Potrebbe sembrare un vezzo estetico o un modo casalingo per conservarlo, ma appendere l’alloro sopra la porta di casa è molto di più.
L’abbiamo scoperto quasi per caso. Stavamo facendo una passeggiata, quando abbiamo iniziato a notare qualcosa di insolito: diverse case – più di quanto ci aspettassimo – avevano delle foglie d’alloro appese proprio lì, sopra l’ingresso. Non una, non due. Tante. Allora la prima cosa che abbiamo fatto, perché non ci piace lasciare nulla al caso, è stata cercare sul web. E quello che è venuto fuori ci ha sorpresi: dietro a quella che sembrava una semplice abitudine, si nasconde una tradizione antichissima, viva ancora oggi anche in Italia.

Che poi di stranezze ne incrociamo ogni giorno. Basta uscire sul pianerottolo per accorgersi che ognuno ha le sue abitudini – alcune più bizzarre di altre. Ma basta fermarsi un momento per scoprire che anche i gesti più insoliti, spesso, nascondono significati profondi. E l’alloro non fa eccezione: pianta dalle mille virtù, lo usiamo da sempre per il sonno, la digestione e, pare, anche per l’energia della casa.
Questa volta, però, non lo troviamo nel bollitore con la camomilla, ma appeso alla porta d’ingresso. Nessun incantesimo, sia chiaro – eppure dietro questa usanza c’è una radice antica, che affonda nella tradizione e sfiora perfino l’astrologia.
Quelle foglie di alloro alla porta non sono lì per caso
Non è solo una trovata estetica da Instagram o l’ultima moda new age. Quelle foglie d’alloro appese sopra la porta di casa hanno una storia che affonda lontano, molto più di quanto si possa pensare a prima vista. Un gesto semplice che ha come primo obiettivo quello di attrarre positività ed escludere il resto.
L’alloro, del resto, ha sempre avuto una certa fama. I romani lo usavano per incoronare vincitori e imperatori; era un simbolo di forza, protezione, buona sorte. E proprio da lì nasce l’idea di metterlo sulla porta: come una barriera naturale contro le energie negative, le tensioni, tutto ciò che può disturbare l’equilibrio dentro casa.

Basti pensare alle nostre nonne che l’alloro lo usavano ovunque: sotto il cuscino per dormire meglio, negli armadi per profumare e purificare, nei decotti per digerire.
E c’è anche un dettaglio in più: il giorno giusto per metterlo alla porta sarebbe il venerdì. Non a caso è il giorno legato a Venere – amore, armonia, abbondanza. Alcuni scelgono la luna piena o quella crescente, perché secondo le credenze popolari è il momento ideale per far crescere anche ciò che non si vede: la calma, la serenità, la fortuna.
Insomma, il simbolismo è vasto e, alla fine, ognuno ci legge quel che vuole. C’è chi lo fa per tradizione, chi per spiritualità, chi solo perché ‘non si sa mai’. E magari – anche se non cambia tutto – cambia qualcosa. Dentro casa, o anche solo dentro di noi.